mercoledì 29 ottobre 2008

Non si paga un servizio che non c’è

Depurazione e fogne, sentenza della Corte CostituzionaleNon si deve pagare un servizio inesistente o approssimativo.

Lo ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale, che rimette in piedi il tavolo squilibrato del servizio della depurazione, contro il quale si sono infrante finora le proteste dei cittadini e dei sindaci, impotenti di fronte ad un sistema che cancellava o nascondeva le responsabilità del mancato servizio attraverso lo scaricabarile.
Secondo il circolo di Rifondazione Comunista "A. Argada" di Lamezia Terme: “le somme versate ingiustamente vanno restituite ai cittadini”
La sentenza scaturisce da un assunto fin troppo ovvio: poiché il canone di depurazione è un compenso ad un servizio reso (e non un tributo), se non vi è il servizio non può essere neanche chiesto il corrispettivo, che per la Corte Costituzionale viola l’art. 3 della Costituzione in quanto discrimina chi paga la tariffa senza ricevere in cambio il servizio.“Sarà il caso della mancata depurazione della piattaforma depurativa di Lamezia?” si chiede Rifondazione comunista, da anni impegnata a sollecitare le autorità competenti al pieno funzionamento del servizio, che oggi ritiene che “la Corte Costituzionale ha messo finalmente la parola fine ad una evidente ingiustizia che da anni colpisce milioni di cittadini”.La depurazione, ovvero il mancato servizio idrico integrato, a cui andava collegato anche quello idrico, finora ha rappresentato il buco nero calabrese a causa di ingenti risorse inghiottite da un servizio che ha dimostrato parecchie inefficienze, contraddizioni e per le pessime condizioni dela mare e delle coste calabresi. Il 10 ottobre 2008 è stata depositata dalla corte costituzionale, composta da Giovanni Maria Flick e dai giudici Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO,Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA,Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Maria Rita SAULLE Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, la sentenza 335 in riferimento alla quota della tariffa del servizio idrico destinata alla depurazione delle acque.Essa dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 14, comma 1, della n. 36/1994 (Disposizioni in materia di risorse idriche), e del testo modificato dall'art. 28 della legge n. 179/2002 (Disposizioni in materia ambientale), in quella parte che prevede che la quota di tariffa destinata al servizio di depurazione è dovuta dai cittadini “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. La Corte Costituzionale dichiara anche l'illegittimità costituzionale dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo n. 152/2006 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dai cittadini “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.“Una sentenza di enorme importanza enorme in quanto sancisce che i cittadini non debbano pagare il canone per la depurazione sia nel caso che gli stessi non abbiamo le fognature allacciate agli impianti per la depurazione sia nel caso gli impianti stessi siano temporaneamente inattivi, osserva il circolo Argada di Rifondazione Comunista, e tutto ciò genera effetti anche retroattivi e quindi le somme versate negli anni passati devono essere restituite a chi le ha ingiustamente pagate”La sentenza nasce dal ricorso di un cittadino campano nei confronti di una società di gestione del servizio idrico integrato che aveva richiesto il pagamento della tariffa riferita alla depurazione “pur non avendo effettuato né potendo effettuare il servizio di depurazione delle acque reflue, per essere notoriamente carente degli appositi impianti”.Nella nostra città per anni i cittadini hanno assistito alla mancata depurazione delle acque di balneazione subendo non solo il grave inquinamento del mare ma anche l’ingiusto pagamento di un servizio non reso, osserva ancora Rifondazione comunista, per anni da più parti è stata dichiarata la carenza degli impianti ma i cittadini hanno pagato ugualmente la tariffa sulla depurazione che la LameziaMultiservizi ha regolarmente versato all’Ufficio del Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale.Secondo il circolo Argada di Rifondazione Comunista “ora si tratta di riparare a una evidente ingiustizia commessa ai danni dei cittadini ecco perché, alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale, chiediamo alle amministrazioni comunali di impegnarsi affinché vengano attivati tutti gli strumenti a loro disposizione per il recupero delle somme ingiustamente versate dai loro concittadini” Le associazioni dei consumatori si stanno attivando.
fonte: il quotidiano

mercoledì 22 ottobre 2008

Buon inizio per la Volley Decollatura.

Una stagione iniziata nel migliore dei modi per l’ambiente della Pallavolo di Decollatura che con un stagione disputata alla grande da parte dei suoi giovani atleti locali si è piazzata seconda nel Campionato provinciale di 1 divisione maschile terminato a maggio 2008, ha ricevuto dal Comitato regionale Calabria della Fipav la notizia della sua integrazione in Serie D d’ufficio per la stagione 2008/2009. La notizia ha caricato un ambiente già esaltato per l’ottimo finale del campionato scorso e che ora, con più entusiasmo, riparte per le nuove sfide. La prima gara della stagione ha visto la “Ligotti Impianti Decollatura” debuttare in Serie D affrontando tra le mura amiche la Callipo Sport di Vibo in Coppa Calabria. La squadra guidata da Simoncelli è scesa in campo decisa a ben figurare nei confronti dei blasonati avversari vibonesi. Le due squadre giovanissime ed entrambe decise a conquistare i tre punti con i giovani atleti decisi a mettersi in mostra e conquistare un posto da titolare nell'imminente campionato di serie D maschile. «Abbiamo disputato un match positivo- ci racconta il mister Simoncelli- è bello vedere come un gruppo di giovani atleti riesca piano piano a crescere stupendo sempre di più e dando grande esempio di maturità e professionalità ». La Pallavolo che sempre ha rappresentato per Decollatura il fiore all’occhiello dello sport locale finalmente dopo un periodo di difficoltà sta ritornando ad i livelli auspicati da tutti, merito soprattutto della società che puntualmente sta dando fiducia a giovani talenti locali che riescono a mettere in mostra la propria bravura confrontandosi con società forti e preparate a livello regionale.
Fonte: CalabriaOra


giovedì 16 ottobre 2008

Gli studenti bocciano la Gelmini

Decollatura. Scuole medie in piazza


DECOLLATURA - «Gelmini ti bocciamo» hanno deciso all'unanimità gli studenti medi nel corso di una manifestazione tenutasi dopo in una affollata assemblea. «Anche gli studenti dell'alto lametino hanno risposto alla mobilitazione nazionale indetta contro le politiche scolastiche del governo Berlusconi, ha dichiarato Alfredo Iorno, segretario provinciale della Cgil, presente alla manifestazione degli studenti medi di Soveria Mannelli e Decollatura che hanno sfilato per le vie del centro montano, la riforma del ministro Gelmini rappresenta solo l'ultimo atto del vergognoso smantellamento del sistema formativo pubblico avviato già da diversi anni». «In Calabria, all'operazione culturale di distruzione della scuola pubblica avviata a livello nazionale bisogna aggiungere anche le disastrose condizioni in cui versano decine di strutture scolastiche, che il governo vuole risolvere tagliando le sedi, ha aggiunto Franco Fruci, segretario provinciale FLC-Cgil», secondo il quale «bisogna difendere la scuola pubblica dall'operazione culturale delle destre e da un'idea di società basata sulla paura e sulla repressione». A Decollatura a contestare il decreto Gemini, che impone il numero di 30 alunni per classe nelle scuole medie e medie superiori, sono stati gli studenti ed i professori presenti alla manifestazione, i quali hanno sottolineato che «il provvedimento stride con il decreto ministeriale del 18 dicembre del 1975 che stabilisce gli indici minimi di edilizia scolastica, di urbanistica e di funzionalità didattica, che prevedono 1,96 metri quadrati per ogni alunno delle scuole superiori, senza tener conto degli arredi come cattedra, armadi e lavagna». Insomma, una classe di 30 studenti dovrebbe essere ospitata in un'aula di 60-70 metri quadrati, mentre la gran parte delle aule scolastiche non supera i 37 metri quadrati. Franco Fruci fa notare poi che il provvedimentoGelmini «è insidioso, perché il sovraffollamento delle classi, oltre a causare uno scarso rendimento scolastico, ostacola pericolosamente la capacità di deflusso in situazioni di emergenza, con gravi responsabilità che ricadono unicamente sui dirigenti scolastici, a ciò si aggiunge la particolarità della situazione calabrese, in cui la gran parte dei 409 comuni ha una dimensione mediopiccola, dunque, la saranno i piccoli paesi nostri a pagare con la chiusura di centinaia di sedi». Contestato anche il ritorno del “maestro unico”; il blocco del turn over nei prossimi tre anni per circa 150 mila insegnanti; il ritorno al grembiule e al voto in condotta. Sul maestro unico, uno dei punti più contestati dai sindacati, il decreto prevede l'abolizione, a partire al prossimo anno, del team di insegnanti alle elementari (ora sono tre per due classi) ed un orario di lavoro più lungo. Il tempo pieno sarà coperto dallo stesso maestro unico, che dovrebbe lavorare un maggior numero di ore. E per le ore di insegnamento aggiuntive, rispetto all'orario d'obbligo, si può attingere per il 2009 dal fondo integrativo delle singole scuole. Il testo stabilisce pure che «nella scuola primaria i docenti con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione». Alle medie sarà necessaria «una decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe » e si dovrà tenere conto anche di «disturbi specifici di apprendimento e della disabilità ». Tornano anche i voti in decimi per cui al voto insufficiente è stata sostituita la dicitura «al voto inferiore a sei decimi».
Fonte: IlquotidianodellaCalabria

venerdì 3 ottobre 2008

DECOLLATURA: FONDAZIONE FIELD ILLUSTRA INCENTIVI ALLE IMPRESE

(ASCA) - Decollatura (Cz), 3 ott - Si svolgera' domani, 4 ottobre, alle ore 17,00, nella sala consiliare del Comune di Decollatura (Cz), l'incontro territoriale che il gruppo degli operatori della Fondazione Field, presieduta da Mario Muzzi', sta portando avanti in tutta la Calabria per promuovere gli Avvisi pubblici che riguardano le ''Concessioni di Incentivi alle Imprese per l'incremento occupazionale e la formazione in Azienda dei neoassunti'' e ''Concessioni di Incentivi alle Grandi Imprese per l'incremento occupazionale e la Formazione in Azienda dei neoassunti. Le due distinte Azioni, fortemente volute dal Presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, e dall'assessore regionale al Lavoro e Formazione, Mario Maiolo, sono inserite nelle strategie in tema di politiche per il Lavoro approvate dalla Giunta regionale e riguardano il Piano regionale per il Lavoro e l'Occupazione- Piano d'Azione 2008, con l'obiettivo di favorire l'incremento occupazionale attraverso la concessione, alle imprese operanti sul territorio regionale, di incentivi economici a sostegno di nuove assunzioni di lavoratori svantaggiati o lavoratori diversamente abili.
(Asca)

(Ri)trovare la salute mentale.

DECOLLATURA - Una serata per capire «come, dove e quando (ri) trovare la salute mentale»; questo il tema proposto dall'associazione New day e dal Centro di salute mentale di Decollatura, in collaborazione con alcune associazioni locali, segnatamente: Agorà, Cca e Arci, nell'ambito del “Progetto osmosi democratica”. La manifestazione si è svolta nell'Area polifunzionale di Decollatura e vi hanno preso parte tutti gli ospiti del centro, con le rispettive famiglia. Il responsabile, Antonio Lucchino, dopo l'esecuzione di due brani musicali, composti e suonati da un ragazzo che lavora nel Centro, ha introdotto la serata parlando di «gratuità di vivere con gli altri che è un aspetto fondamentale per queste persone leggermente malate psicologicamente, le cui patologie, spesso, non si conoscono. Come dice il titolo di questo incontro - ha detto Lucchino - bisogna cercare e ri - trovare la salute mentale; "ri" perché deve essere una riscoperta e trovare poiché le persone vengono da noi per stare bene con se stesse e non sentirsi sole». Concetti ribaditi anche da Maria Marasco, vicepresidente dell'associazione New day che ha tenuto a sottolineare come «le persone del Centro siano, non ammalati, ma soggetti più sensibili degli altri». Il vicepresidente, Mario Marasco ha, invece, focalizzato l'attenzione sui «rischi che, a causa dell'assenza di un piano sanitario regionale, esistono per queste realtà d'eccellenza nella quale, addirittura, vengono a lavorare persone di fuori a cui non importa percorrere dei chi lometri, perché, evidentemente - ha concluso - si sentono estremamente gratificati dall'ambiente in cui operano». E una delle protagoniste del Centro,Rosetta Mussari, ha manifestato, ancora una volta il suo entusiasmo per questa attività sottolineando che “qui (nel Centro ndr)non si ha a che fare con malattie, ma ci si occupa di salute. E' chiaro che l'educazione alla salute mentale comincia dall'età scolare, da quando si è bambini, ma, come aveva detto anche il responsabile, si può trovare anche sul posto di lavoro, nelle aziende e un po' dovunque » e, come ha concluso Lucchino. «bisogna recuperare parole come: amore, gioia, tranquillità che fanno parte del libro dei sogni ». La serata è proseguita con lo spetrtacolo del gruppo folk “I Calabruzi” e con un ottimo risotto preparato dal vicino ristorante Cardel e del buon vino locale, per festeggiare la vincita dei ricchi premi della lotteria abbinata alla serata.
Fonte: IlquotidianodellaCalabria