“Asse”, conti in rosso.
Decollatura. In aula la crisi aziendale
DECOLLATURA -Poche persone, ma l'ora piuttosto tarda e il maltempo
che ha investito Decollatura le giustificano, hanno assistito al consiglio comunale nel paese presilano. Alcuni punti all'ordine del giorno erano stati rinviati e sono stati, così, esauriti. Nell'ultima assise, si era votato per l'istituzione del “farmer market”, già preannunciato lo scorso anno dal sindaco Perri, ovvero, il mercato dei produttori agricoli in vendita diretta. Si è disposta una modifica dell'articolo 6 dello statuto del nuovo soggetto; laddove si parla di comitato formato da due rappresentanti della Coldiretti e da un imprenditore, infatti, la voce sarà sostituita da quella del comune che, insieme ai rappresentanti della categoria, gestirà il farmer market. Il fulcro del consiglio, però, è stato rappresentato dal bilancio dell'azienda speciale per i servizi “Asse”, che tante polemiche ha suscitato in questi anni e che tante ancora è destinata a generarne. L'opposizione, costituita dai consiglieri Spagnuolo, Tomaino, Greco e Molinaro è apparsa estremamente compatta nel contestare al sindaco e al Cda della società «le poche e incomprensibili - è stato detto - paginette del bilancio» e cosa ancor più grave per una società di pubblico interesse «mancano - come ha sottolineato ancora l'opposizione e in particolare il consigliere Tomaino - gli allegati fondamentali per l'approvazione del bilancio di esercizio». Lo scarno e, secondo tutta l'opposizione, poco chiaro documento, fra l'altro presentato in consiglio con notevole ritardo (circa 9 mesi ndr) dalla data prevista per la votazione e clamorosamente ancora mancante degli allegati fondamentali, è stato dunque pesantemente attaccato. In particolare Tomaino, Molinaro e Spagnuolo hanno chiesto «la relazione politico-gestionale del consiglio di amministrazione dell'azienda che interessa maggiormente a noi politici che operiamo in questo territorio». Inoltre Tomaino sulla presunta passività dell'azienda speciale si chiede se e chi «in base alla relazione del revisore sarebbero i debitori nei confronti dell'Asse, se non il comune che, quantunque, forse, non avesse le possibilità economiche per farlo ha assegnato ugualmente lavori all'azienda in modo, se così fosse, irregolare». La verità reale, oltre alle legittime proteste dell'opposizione, vedi ancora quella di Molinaro «sugli obiettivi non raggiunti, a parte l'apertura dell'ufficio postale sull'illegittimità del voto in consiglio espresso anche dai consiglieri che fanno parte del cda dell'azienda» e Cerra sugli emolumenti agli stessi componenti del consiglio direttivo «circa 200 euro pro capite per ogni riunione del cda» è un'altra; i lavoratori non percepiscono il salario da molto tempo. Ed è, senza ombra di dubbio il fatto più allarmante. L'opposizione, che si era, comunque, detta disposta a rivedere le sue posizioni in caso di integrazione degli atti mancanti ha votato contro l'approvazione del documento, tranne Spagnuolo che si è astenuto. La maggioranza, in un primo momento incerta, è stata compatta e sia il bilancio preventivo che quello consuntivo sono passati. Resta però il fatto che il documento manca degli allegati fondamentali previsti dallo statuto dell'Asse e dal codice civile per essere dichiarato a norma. Il sindaco Perri, dopo averla spuntata con la sua maggioranza, se pure in difficoltà di fronte alle richieste della minoranza, ha dichiarato che nel prossimo consiglio (previsto per il 12 dicembre) farà un punto sulle valutazioni di funzionamento dell'Asse che, come ha detto «anche se è un mio sogno, deve funzionare. Bisogna far funzionare un'azienda che può dare lavoro e sviluppo al territorio». Infine è stato preannunciato che nella prossima seduta si parlerà del piano industriale che dovrebbe sorgere in località Stocchi ad Adami.
Fonte: IlQuotidiano
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