mercoledì 9 gennaio 2008

Promozione ambientale del Reventino e del Savuto.

DECOLLATURA - Si è costituita l'associazione per la promozione sociale ed ambientale del Reventino e del Savuto onlus, con l'obiettivo di cercare una risoluzione per lo sviluppo del territorio. L'assemblea si è riunita presso la mediateca di piazza della Vittoria e l'organizzatore Claudio Marasco ha evidenziato come siano stati favorevoli alla adesione numerosi cittadini del comprensorio, diverse associazioni e imprese locali mentre i Comuni hanno rinviato l'adesione per problemi di bilancio. «La motivazione che ci ha indotto a realizzare il centro per la promozione ambientale - dichiara Marasco - si riconduce al continuo spopolamento che colpisce l' entroterra montano a causa della carenza di opportunità lavorative. Molti dei nostri giovani laureati e non solo, sono costretti all'emigrazione anche extraeuropea per trovare una sistemazione, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche per ritrovare un sistema risolutivo». Per Tonino Perna, docente di sociologia economica presso l'Università di Messina, c'è stata una forte adesione alla costituzione della associazione nonostante si sia giunti in un momento difficile e in una fase di forte disgregazione: «Esiste una resistenza che in Calabria appare molto forte, nonostante ci sia resi conto dello stato di gravità in cui versa la nostra Regione, basta considerare l'assenza di un piano energetico e un piano di rifiuti, solo per citare alcune carenze, ma per risolvere i problemi connessi al territorio basterebbe realizzare, con i fondi strutturali europei e in giunta regionale abbiamo un canale, una struttura che sia in grado di fare progettazione utilizzando i giovani ricercatori in grado di realizzare progetti utili al fine di promuovere il territorio. Ma - aggiunge - fondamentalmente occorre una attività sinergica tra i comuni affinché si produca un vero cambiamento». Per Tonino Perna è indispensabile ricostruire un sistema di responsabilità attribuendo, per esempio, la gestione dell'antincendio alle associazioni, anche se l'assessorato all'ambiente vorrebbe dare più risorse ad altri «che però non si sono dimostrati all'altezza di svolgere questo compito, come è altrettanto vero che le Comunità Montane e le Province debbano avere un ruolo fondamentale nella gestione del territorio montano». In breve per il professore Perna le Regioni «devono assegnare i fondi alle Comunità montane che devono indire bandi per l'attribuzione alle associazioni per l'antincendio». Giacomo Muraca, presidente della comunità dei Monti Reventino-Mancuso-Tiriolo, afferma che la cultura e l'istruzione viaggiano in linea parallela come pure non si incontrano mai i comuni del comprensorio: «la Comunità Montana, le associazioni, gli enti pubblici e le istituzioni devono agire in sinergia e stabilire finalità a cui devono corrispondere strutture e finanziamenti, in modo da procedere come una fitta rete. Le carenze non sono nel territorio ma in noi stessi che non siamo in grado di sederci intorno ad un tavolo per un confronto, d'altra parte è necessario che le istituzioni devono assegnare deleghe precise per indicare il percorso ricostruttivo». Numerosi gli interventi del pubblico che ha partecipato alla costituzione della onlus, i cui scopi principali sono la tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente, delle cose di interesse artistico e storico del territorio con l'intento di promuovere lo sviluppo socio economico a partire dalle risorse locali. L'associazione ritiene inoltre necessario coniugare il progresso e l'espansione della crescita economica con le esigenze del territorio, senza rischiare di distruggere le risorse che ci permettono di esistere fisicamente. La tutela dell'ambiente è dunque una delle principali attività dell'associazione. Un tema particolarmente delicato che si lega comunque ad uno sviluppo ecosostenibile in un territorio montano dove i problemi sono ancora più difficili da superare. Ecco quindi l'esempio anche in altre realtà montane della Calabria, come quelle legate alla vasta area protetta del Parco Nazionale della Sila, che sta operando da diversi anni notevoli sforzi per stimolare ed accompagnare lo sviluppo dei paesi di montagna, nel più assoluto rispetto della natura.

Fonte: gazzettadelsud.it

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