giovedì 28 febbraio 2008

Eletti gli organismi statutari della Coldiretti

LameziaSi sono svolte a Lamezia e nel comprensorio lametino le assemblee per eleggere gli organismi statutari della Federazione agricola Coldiretti Calabria.
Per Lamezia, è stato eletto presidente Antonio Arcuri mentre per il distretto Soveria Mannelli-Decollatura è stato eletto Francesco Fazio .
Non ha soste l'attività della Coldiretti per quanto riguarda l'elezione degli organismi statutari da parte delle sezioni Coldiretti che costituiscono la Federazione interprovinciale Coldiretti di Catanzaro – Crotone e Vibo Valenzia e che porterà all'assemblea interprovinciale che eleggerà il presidente e il consiglio della federazione.
Si sono svolte infatti a Lamezia Terme e a Soveria Mannelli - Decollatura le Assemblee dei soci dell'organizzazione per l'elezione degli Organi statutari sezionali e per l'approvazione di un programma operativo sulle nuove opportunità per l'innovazione delle imprese agricole secondo quanto previsto dal Psr regionale e dalla riforma della Politica agricola comunitaria. A presenziare le elezioni: il presidente e il direttore e il vice direttore di Coldiretti Calabria, rispettivamente Pietro Molinaro, Angelo Milo e, per l'appunto, il vice direttore della Federazione Pietro Siriani. La sezione di Lamezia ha unanimamente scelto Antonio Arcuri, giovane imprenditore del settore ortofrutticolo mentre componenti del consiglio direttivo sono stati eletti Giuliano Giuseppe (vice presidente), Fragiacomo Giovanni, La Ferla Francesco, Vitella Antonio, Cerra Francesco, Davoli Domenico, Ferrarotto Antonino, Arcuri Francesco.
Il neo presidente Arcuri, ha sottolineato che «questa rinnovata fase che valorizza le imprese condotte da giovani e punta a costruire un sistema di rappresentanza diffuso su tutto il territorio».
Nel Comprensorio di Soveria Mannelli – Decollatura, presidente è stato eletto, Franceso Fazio anch'esso giovane imprenditore nel settore vivaistico. Componenti il direttivo sono risultati Molinaro Michelina, Molinaro Antonio, Molinaro Giuseppina, Talarico Gerardo, Frio Sabina, Pascuzzi Serafino, Molinaro Mirando, Baratta Saverio, Maruca Giancarlo.
Il presidente Fazio, ha affermato che«il suo impegno sarà rivolto alla crescita di una imprenditoria agricola che guarda con interesse alla multifunzionalità in un territorio che si caratterizza per la sua ruralità e la voglia di fare impresa». E proprio per stare al passo con i tempi ed a raccogliere le nuove sfide del mercato attraverso un intenso percorso formativo accanto ad imprese giovani per governare i processi di cambiamento, il presidente Pietro Molinaro e il direttore Angelo Milo hanno presentato, proprio , a Lamezia il progetto "Rigener@". «Un progetto innovativo, ha affermato Molinaro – che va nella direzione della Calabria positiva, uno stimolo per tutta la regione e la classe imprenditoriale, una testimonianza di impegno concreto verso l'impresa giovane che vuole investire ed ancora a servizio di una crescita della classe dirigente». Insomma un contributo attivo dell'organizzazione per portare più qualità in agricoltura e più forza al territorio.
I numeri di questo percorso della Coldiretti in Calabria sono eloquenti: oltre 400 imprese coinvolte su tutto il territorio regionale, 25 moduli formativi sparsi su tutte le province.(s.i.)
Fonte: Gazzetta del Sud

lunedì 25 febbraio 2008

Mai dire Decollatura.

Poi si dice che qui a Decollatura non abbiamo le risorse. Guardate cosa siamo in grado di produrre ed esportare!!! :)




In poche settimane sono già leggenda e c è chi cerca persino di imitarli.



Ragazzi che estate...........si volaaaaaa!


Aspetto i vostri contributi all' indirizzo email: decollatura.blogspot@gmail.com

domenica 24 febbraio 2008

Processo da rifare per Perri

CAMBIA il collegio giudicante e il processo riparte da zero. Questa la decisione del tribunale di Lamezia (presidente Spadaro) nel procedimento a carico del sindaco di Decollatura, Mario Perri, accusato di abuso d’ufficio e concussione. L’attuale primo cittadino, è comparso ieri mattina in aula assistito dal suo legale di fiducia, Giuseppe Sardo. Secondo le accuse, il sindaco avrebbe abusato del suo ufficio in violazione delle norme di legge e regolamento in materia urbanistico/ edilizia relativamente - secondo le accuse - ad un inesistente diritto di servitù di passaggio sul fondo di proprietà di M.S. con danno ingiusto per il medesimo ed i suoi familiari che si sono costituiti parte civile. Avrebbe insomma voluto far diventare pubblico un suolo privato per favorire un’altra persona,, sostenendo falsamente che la stessa era di proprietà comunale. Le accuse fanno riferimento ad un episodio del 24 aprile del 2003 quando Perri si sarebbe recato sul posto, ordinando la demolizione del cemento che copriva la particella 358, operazione che però per le accuse non veniva portata a compimento a seguito di una diffida di M.S., ordinando in seguito la demolizione di alcune opere edili di proprietà di M.S. Il sindaco avrebbe anche minacciato la parte offesa di non concedere una concessione edilizia se non gli avrebbero permesso di far diventare suolo pubblico il tratto di strada in questione. La parte civile è rappresentata dagli avvocati Paolo Mascaro e Dina Marasco.

mercoledì 20 febbraio 2008

Strage di Caraffa, chiuso il processo per Tomanio

DECOLLATURA - Strage di Caraffa: ultimo atto. Questa volta anche in Tribunale. Ieri mattina infatti si è concluso il procedimento a carico di Claudio Tomaino, reo confesso della strage di quattro suoi familiari accaduta il 27 marzo del 2006 nelle campagne di Caraffa, per la morte dell'imputato. ieri mattina, nell'aula a pian terreno del tribunale di via Argento si è presentato il pm Salvatore Curcio che ha chiesto la prescrizione del reato per intervenuta morte del reo confesso. Richiesta accolta dai giudici della Corte d'Assise (presidente Murgida, a latere Neri, cancelliere Andreacchia), che hanno preso atto della morte dell'imputato che si è suicidato il 19 gennaio scorso mentre era nel carcere di Viterbo, non prima, però, di aver acquisito tutte le perizie effettuate dai consulenti di parte e del tribunale. Il pubblico ministero ed i difensori dell'imputato hanno inoltre prodotto la documentazione relativa al suicidio. Poi i giudici hanno disposto la chiusura del processo. Nella strage di Caraffa furono assassinati l'infermiere Camillo Pane, zio di Tomaino; la moglie, Annamaria, ed i figli Eugenio e Maria. La strage fu provocata da un movente economico: Tomaino avrebbe infatti deciso di uccidere lo zio per «cancellare» un debito di 450 mila euro che aveva con lo zio in relazione all'attività di compravendita immobiliare che i due svolgevano insieme. Per evitare di saldare il conto, Tomaino avrebbe deciso di "far fuori" non solo lo zio Camillo, ma anche la moglie ed i due figli di Pane: anche loro sapevano degli affari e del debito; se fosse "sparito" solo Camillo, avrebbero potuto accusarlo. Il killer avrebbe portato i parenti sul posto con la scusa di fare vedere loro un immobile da acquistare. Il presunto esecutore della mattanza era finito in carcere pochi giorni dopo, al termine di una serie di indagini con le quali erano stati ricostruiti i movimenti del giovane e della famiglia Pane attraverso il suo telefono cellulare. Tomaino, in carcere da quasi due anni, non sopportava più il peso di quelle quattro vite spezzate. Così si è tolto la vita infilandosi una busta di plastica in testa, all'interno della quale ha fatto defluire il gas d'un fornellino utilizzato per scaldare le vivande.
Fonte :Gazzetta del Sud.

venerdì 15 febbraio 2008

Una montagna di rifiuti nel capannone del Comune

DECOLLATURA - Scoperta una grossa montagna di rifiuti presso il capannone di proprietà del comune dove vengono posteggiati gli scuolabus comunali. Gli abitanti di Decollatura , centro montano di oltre 3000 anime, desiderosi di contribuire al benessere del proprio territorio si sono attivati come spinti da un obiettivo unico: riportare alla luce lo splendore del centro montano che ha dato i natali a personaggi illustri come il generale Francesco Stocco e così accade che rilevano ciò che ai loro occhi appare "sconveniente".
Ci siamo occupati nei giorni scorsi delle proteste dei commercianti tese ad evitare il violento impatto ambientale provocato da chi ha ritenuto che l'affluente del fiume Amato, che costeggia la stazione in piazza della Vittoria, si trasformasse in un gigantesco contenitore di rifiuti, come se non bastasse è stato rilevato da occhi attenti una gigantesca discarica a cielo aperto proprio accanto al piazzale dove sostano gli scuolabus del comune.
«Sembra una gigantesca montagna dove alloggiano rifiuti solidi di ogni sorta» afferma un cittadino indicando lo smisurato cumulo di rifiuti da cui fa capolino ogni sorta di utensile. Il piazzale circonda un capannone di proprietà del comune nel quale sostano anche le auto municipali: «E' inspiegabile che addetti comunali possano ogni giorno attraversare la "montagna" di rifiuti senza nessun timore tanto più che il disastro è ormai riconoscibile dal tratto di strada che percorre la via della stazione».
Il timore che i rifiuti solidi possano essere in qualche modo nocivi alla salute ha spinto gli abitanti ad essere severi verso atipiche situazioni che si protraggono ormai da troppo tempo, non si conosce l'artefice di tale disastro ambientale ma. « Per troppo tempo abbiamo fatto finta di non guardare, ora abbiamo acquisito la consapevolezza che occorre una maggiore coscienza civica per tutelare il paese nel quale viviamo tutti i giorni, anche nel rispetto dei nostri antenati che hanno conservato senza contaminazione Decollatura affinché noi potessimo beneficiare di ogni cosa che ci circonda».
Passando ad altro argomento, in vista delle prossime elezioni provinciali si sono riuniti presso un noto locale di Decollatura, Giacomo Muraca presidente della Comunità dei monti Tiriolo-Reventino-Mancuso, consigliere provinciale e sindaco del comune di Cicala con Raffaele Mancini sindaco di Soverato e numerosi sindaci del comprensorio lametino e ionio catanzarese. La necessità di confrontarsi sulle problematiche dei piccoli comuni per dare risposte concrete sia nello sviluppo turistico sia sulla realizzazione delle infrastrutture la cui assenza penalizza fortemente i piccoli comuni a favore delle grandi città, è stato il filo conduttore della tematica dell'incontro che ha condotto i primi cittadini al raggiungimento di un unico obiettivo. «Ci siamo confrontati sulle problematiche di territori geograficamente diversi ma che sostanzialmente risentono della crisi che ha investito i nostri comuni, abbiamo raggiunto un unico obiettivo condiviso da tutti i rappresentanti dei comuni sia del catanzarese che del lamentino: candidare alla Provincia di Catanzaro, sempre nella lista di centro destra un rappresentante di queste aree periferiche». L'imprenditore Muraca, impegnato da anni nello sviluppo del territorio montano, mantiene il silenzio sui probabili candidati.
La necessità di sinergia tra i grossi centri e i comuni delle zone periferiche nasce, a detta del presidente, dalla volontà di realizzare con azioni concrete, l'eliminazione delle barriere interposte tra le città e i comuni periferici, solo così le differenze di gestione saranno superate e le scelte politiche condivise.
Fonte: Gazzetta del Sud