giovedì 3 aprile 2008

La strada che non c'è.

27-marzo-2008
«Da Botricello a Decollatura abbiamo ottenuto risultati evidenti», ha ribadito Ferro, ed abbiamo costruito ponti e strade, ci siamo occupati di turismo e viabilità. Certo non possiamo promettere posti di lavoro, ma possiamo creare le condizioni perché l'occupazione cresca».
Wanda Ferro, candidata per il Pdl alla presidenza della Provincia

28-marzo-2008
DECOLLATURA - Hanno deciso di incrociare le braccia i cinquanta operai delle numerose imprese subappaltatrici la cui fusione ha dato vita alla Reventino 2 Scral, la ditta romana gestita dall'imprenditore Erasmo Cinque. La sofferta decisione è stata motivata dalla mancanza di retribuzione degli stipendi da parte della Reventino. A quanto sembra la Reventino 2 Scral sarebbe "sotto" per un considerevole importo, fondi deliberati dalla Regione Calabria che avrebbero dovuto confluire nelle casse provinciali per poi essere trasmessi alla ditta. La ditta Reventino 2 Scral gestita da Erasmo Cinque deriva dalla fusione di una Ati (Socostramo srl, Ner e Ccc ) tutte imprese indispensabili dal punto di vista lavorativo per la Reventino, che ha ottenuto da tempo l'appalto per la realizzazione della strada di collegamento tra la strada statale 616 e la 280, la superstrada dei Due Mari e Medio Savuto attraverso la Comunità Montana dei monti Tiriolo-Reventino-Mancuso. La così detta "Strada che non c'è" i cui lavori sono iniziati da circa venti anni e a tutto oggi si è giunti alla realizzazione parziale solo del primo lotto. Le imprese subappaltatrici della Reventino 2 Scral, in particolare Movimento Terra calcestruzzi, alle quali si deve la fattiva realizzazione della strada hanno "bloccato" i lavori per il mancato stato di avanzamento da parte, a quanto dicono della Provincia, corrispondente al mese di gennaio e febbraio con la conseguenza che non solo gli operai sono privi di busta paga. Gli operaio dichiarano: «Mancano fondi per far procedere i lavori e per provvedere al pagamento anche dei fornitori verso cui la ditta è in debito, non intendiamo continuare a prestare la nostra opera fino a quando non avremo il nostro compenso». Sono determinati a raggiungere il proprio scopo anche se la ditta Reventino 2 Scral è stata messa in ginocchio ma a quanto affermano gli operai: «Per la realizzazione totale della strada sembra che la Provincia abbia stanziato fondi notevoli, non è accettabile che non venga versato alla Reventino il contributo per il pagamento agli operai, questo comportamento ha provocato già la interruzione dei lavori da parte della ditta subappaltatrice Techno Consol srl adibita alla realizzazione di una galleria in località Borboruso, e della FeC costruzioni srl, preposta all'esecuzione di pali di grosso diametro, che non riescono a far fronte ai pagamenti». I cinquanta operai chiedono che vengano tutelati i loro diritti.
Fonte: Gazzetta del Sud

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E io pago!!!

Anonimo ha detto...

http://www.pinomasciari.org/

SinPapel ha detto...

Grazie per il link, lo pubblicherò subito sul blog, insieme con l' invito a partecipare all incontro con Pino Masciari giorno 16 aprile all' Università della Calabria.