Volley - Quarti di finale coppa Calabria maschile.
Ligotti Impianti - Pro Volley Crotone: 3-1
Volley - Serie D
VOLLEY PIZZO - LIGOTTI IMPIANTI: 3 - 0
-Parziali: 25-9, 25-17; 25-9
Ligotti Impianti: Nero B - Talarico F. - Costanzo A. - Di Menza F. - Scalzo S. - Villella A. - Molonia A. - Allenatore: Simoncelli I.
- Commento: Il punteggio dei parziali set commenta da solo l'andamento dell'incontro. Troppo divario tecnico tra la prima della classe, che punta decisamente alla promozione, e il giovane Decollatura. Quest'ultimo è sceso in campo con una formazione rabberciata, mancavano i due centrali, e con poca convinzione. Occorre ricostruire il morale dei ragazzi che affrontano, sempre timorosi, le gare da disputare. Questo è l'anno di fare esperienza in serie D e di costruire, data la giovanissima età, una squadra forte tra un paio di anni. Ostico l'incontro che aspetta mercoledì i decollaturesi: arriva infatti al palazzetto delle sport il Provolley Crotone, squadra di serie C, per la gara di andata dei quarti di finale di Coppa Calabria. Dal sito: www.pallavolodecollatura.it
Calcio - Terza categoria
Ma il Motta Santa Lucia si avvicina Platania secondo
CATANZARO - Giornata favorevole al Platania che conquista il secondo posto in classifica. Pareggiano Vena e Libertas Curinga. Non ne approfittano Maida e Oratorio Beato Frassati per diminuire le distanze dalla capolista. Il San Pietro Lamentino, ancora fermo al palo. Nel dettaglio delle gare. Pareggiano Pizzeria e Accaria Galli. Per gli ospiti realizza Gullo V. Da segnalare un espulso, fra gli ospiti. Il Motta S. Lucia, col classico dei risultati, sconfigge l'Audax di Decollatura. Bella gara fra Oratorio e Maida. Passano in vantaggio per primi la squadra parrocchiale con Papaleo. Pareggio e vantaggio ospite con la doppietta di Ceniviva. Il pareggio locale con Tropeano. Si divertono Platania e Falerna. Ben sette le reti realizzate dalle due compagini che hanno divertito il publico presente sugli spalti . Di Cello, Bufera, Pennelli e Villella, i marcatori dei padroni di casa. L'Excalibur con le segnature di Donato e Dattilo, costringe il San Pietro Lamentino, ancora alla sconfitta. Infine la gara Vena-Libertas Curinga. Nel primo tempo Forte, nella ripresa pareggia Gullo. Da segnalare il recupero di mercoledì 10 dicembre della gara Gizzeria-San Pietro Lamentino. Fonte: IlQuitidiano
Giacomo Muraca nominato da Sulla. Esplodono i sindaci del Reventino
SOVERIA MANNELLI - Si sono riuniti a Soveria Mannelli, nei locali del circolo del Partito Democratico, gli autoconvocati dell'area del Reventino. Erano presenti, in rappresentanza della vasta area che fa riferimento al centrosinistra, gli autoconvocati dei comuni di Soveria Mannelli, Decollatura, Platania, Cicala, San Pietro Apostolo, Tiriolo e Gimigliano. In rappresentanza dei comuni di Carlopoli, Martirano, Motta Santa Lucia e Serrastretta erano presenti i rispettivi sindaci, Bruno Arcuri, Filomeno Maruca, Giuseppe Zerardi e Renato Mascaro. Assenti i rappresentanti dei comuni di Conflenti, Miglierina e Martirano Lombardo. «L'idea di autoconvocarsi per discutere dei problemi socio-economici e politici che affliggono questo vasto territorio era nell'aria già da diversi giorni - si legge in una nota - ma è stata l'inopinata nomina del presidente della comunità montana dei monti Mancuso-Tiriolo-Reventi - no, Giacomo Muraca, nella struttura dell'assessore regionale alle attività produttive, Francesco Sulla, che ha accelerato l'autoconvocazione ». In tutti gli interventi, come in un ritornello, le parole più ricorrenti sono state: «sfiducia, amarezza, imbarazzo, rabbia». Qualcuno ha minacciato che «non effettuerà il tesseramento per il Partito Democratico». Tutti si sono dichiarati «stanchi di continuare a subire, supinamente, scelte che vengono effettuate sopra le loro teste e che non tengono conto dell'interesse dei loro territori». Tutti si sono dichiarati «stanchi dei trasversalismi dei soliti noti, di vedere premiato chi passa da destra a sinistra e viceversa, di vedere mortificato chi, con coerenza, sta sempre dalla stessa parte». A margine della riunione si è parlato del rinnovo della giunta della comunità montana. Condivisa l'esigenza che «dopo tanti anni di maggioranze ad personam, e di compravendita di voti per fare maggioranze si torni alla politica ed alla appartenenza partitica». Alla comunità montana del Reventino «ci sono le condizioni ed i numeri per fare una maggioranza politica di centrosinistra». Da qui una sottolineatura: «Ai rappresentanti dei territori l'onere di farsi carico di questa opportunità, al presidente della giunta regionale, al segretario regionale ed al coordinatore provinciale l'onere di vigilare ed adoperarsi a che la politica ed il partito democratico sia un cosa seria». Al termine della riunione si è stabilito di nominare, nei prossimi giorni, un «coordinamento territoriale permanente» ed è stato approvato, all'unanimità, un documento che verrà inviato al presidente della giunta regionale, Agazio Loiero, al segretario regionale del Partito Democratico, Marco Minniti, ed al coordinatore provinciale del Pd, Pierino Amato. Sul documento si chiederà l'adesione dei comuni assenti. Fonte: IlQuotidiano
Volano i tetti delle case, danni al Polifunzionale.
DECOLLATURA - L'intera copertura di un'abitazione in Via D'Annunzio della frazione San Bernardo di Decollatura si è sollevata e con smisurata velocità, rimanendo intatta, ha svolazzato sulle altre abitazioni precipitando con enorme fragore a centinaia di metri di distanza nella proprietà di un vicino. Nonostante i danni provocati all'abitazione siano stati ingenti, non ci sono state vittime. Anche se il proprietario che ha subito il danno e i suoi familiari sono sotto shock. La tragedia sfiorata è accaduta durante la notte tra venerdì e sabato in cui ha imperversato una bufera di vento ed acqua sul centro montano, provocando diversi danni. Molti i tetti scoperchiati, come quello del Centro polifunzionale di Piazza della Vittoria . La struttura realizzata dal sindaco Mario Perri e dall'amministrazione comunale ha subito la perdita dei pannelli laterali di rivestimento sotto le violente raffiche di vento che hanno distrutto alcune delle attrezzature interne. Non sono mancati gli allagamenti come quello della nuova sede di Poste Italiane inaugurata solo qualche giorno fa. I numerosi alberi sradicati dal vento e riversi sull'asfalto hanno richiesto l'immediato intervento, per il ripristino della circolazione, da parte della locale Protezione. Gli uffici d'emergenza restano comunque in stato di allerta in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche.
Calcio - Terza categoria
Quattro le squadre in vetta Poker Maida
QUATTRO squadre al comando della classifica e nessuna a punteggio pieno. Giornata caratterizzata dalle squadre viaggianti che hanno avuto la meglio su quelle di casa. Una sola vittoria interna, tre pareggi e due vittorie esterne. Primo punto per il Falerna. Rimane al palo il San Pietro Lamentino. Nel dettaglio delle gare. Il Vena supera con un risultato tecnico il Gizzeria. Doppietta di Luca Forte e una ciascuno di Grande, Scerbo, Rosanò e Bilotta su rigore. Vince il Platania col classico dei risultati, in casa della matricola, San Pietro Lamentino. Di Cello G. e Nicolazzo, i realizzatori. Altro pareggio a suon di goal, Libertas Curinga e Oratorio Beato Frassati. Per due volte, ospiti in vantaggio e locali a rincorrere. Segnano Gugliotta, Varrese e Frija per la squadra di casa. Papaleo due volte e Brutto per la compagine parrocchiale. Da segnalare il palo colpito da Perugino, negli ultimi minuti che avrebbe potuto consegnare i tre punti, ai locali. Altra vittoria sonante quella del Maida a Fronti. Perri, Gigliotti e doppietta di Papatolo, i realizzatori per l'Excalibur. Pareggiano Falerna e A. Decollatura. Bonacci e Pane per l'Audace. Damiano, su rigore, e Curcio per i falernesi. Infine altro risultato con divisioni dei punti, Accaria Galli e Motta S. Lucia. Per la squadra di casa realizza Giancotti. Bruno Sodaro Fonte: IlQuotidiano
Volley - Serie D
Per la Ligotti Decollatura un altro boccone amaro.
Decollatura-Seconda gara casalinga della Ligotti impianti, anche se sul parquet di Girifalco a causa di un guasto all'impianto d'illuminazione del Palasport di Decollatura. Campo che stavolta s'è rivelato ostico per i ragazzi di Simoncelli che Hanno stentato molto durante l'incontro non riuscendo quasi mai ad entrare in gara. La Fusion Volley Andreolese si è imposta con un 3 a 0 netto. Nonostante la competizione sia iniziata "zoppicando", i giovanissimi atleti della Ligotti Decollatura sicuramente riusciranno a rialzarsi da queste due sconfitte e disputare un decoroso torneo. Fonte: CalabriaOra.
Calcio - Terza categoria
In tre ad inseguire. Libertas da sola.
CATANZARO - Rimane sola in testa la Libertas Curinga, che ora può vantare un punto di vantaggio nei confronti di un’agguerrito trio di inseguitrici, formato da Oratorio, Decollatura e Platania.La partita più importante della giornata, Platania Vena, termina sul risultato di parità Vincono Decollatura, Gizzeria, Maida e Oratorio Frassati. Ancora senza punti in classifica, San Pietro Lametino e Falerna. Nelle gare. L'Audace Decollatura supera l'Accaria Galli con le reti Bonacci, Tramonti D e doppietta di Pane. Per gli ospiti Gallo V. Da segnalare due espulsioni nelle fila della squadra perdente. Il presidente dell'Accaria, protesterà in lega, per il cattivo arbitraggio. Gizzeria con un golletto di Aiello M. V. conquista i tre punti contro l'Excalibur. Cinquina del Maida sul Falerna. La Libertas espugna il terreno di giuoco del Motta S. Lucia. Ben cinque le reti. Segnano due doppiette Frija e Varrese, ed una Cerra. Un espulso per gli ospiti. Tris dell'Oratorio beato Frassati nei confronti del San Pietro Lametino. Tropeano, Scalise e Papaleo i realizzatori della squadra parrocchiale. Infine il pareggio fra Platania e Vena. Di Cello G. per i locali e Forte per gli ospiti. Fallito un rigore da Scerbo, per il Vena. Fonte: IlQuotidianodellaCalabria
Soveria Mannelli - Incendia un’auto l'arma lo ferma.
Nessuna omertà. Per la denuncia fondamentale la segnalazione di un cittadino.
I carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno denunciato, nella notte tra mercoledì e giovedì, un 40enne di Soveria Mannelli per il danneggiamento di una autovettura a cui poi è stato appiccato il fuoco nel pieno centro cittadino. Nonostante l’ora tarda questa volta non c'è stato il solito muro di omertà. Qualcuno, da dietro i vetri della ropria abitazione ha notato un'ombra sospetta muoversi nei pressi di una autovettura poco dopo mezzanotte e ha avvertito i Carabinieri. L'immediato intervento dei militari ha evitato il peggio, subito domate le fiamme che divoravano l'autovettura, immediati gli accertamenti degli uomini dell'Arma, che nell'ultimo periodo hanno raddoppiato gli sforzi per contrastare il fenomeno dei danneggiamenti e dei furti nel territorio montano. Ma questa volta l'aiuto di comuni cittadini, stanchi del ripetersi di episodi criminali e forti di una ritrovata fiducia nelle Istituzioni, ha consentito agli uomini della Benemerita di individuare, dopo pochi minuti, il colpevole che qualche ora dopo, vistosi alle strette, ammetteva le proprie responsabilità. Fonte: CalabriaOra.
lunedì 10 marzo 2008
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
Ottimo e concreto gesto di solidarietà per Mimmo e tutti i dipendenti della cooperativa!!!
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Decollatura
Una magia nel bosco.
Tempo di funghi. Compaiono come d'incanto. Sotto gli arbusti e nelle radure erbose, nelle pietraie e nel soffice letto di foglie della boscaglia spuntano improvvisamente i funghi. Isolati o raccolti in folti gruppi, fanno sfoggio di forme e colori, ravvivando con la loro presenza ogni angolo delle nostre montagne. Rivivono i muschi e l'aria è pervasa da una fragranza dolciastra che trasuda dalle foglie secche ammorbidite dall'acqua, dalla terra scura, dalle cortecce e dai tronchi marcescenti. I funghi sono l'elemento magico del bosco, ne racchiudono l'essenza, le ombre e gli odori. Sono i vivaci ma silenziosi abitatori di un mondo che difficilmente svela i suoi segreti e che incute rispetto, a volte anche un sottile senso di timore. I funghi, nell'immaginario, tornano ad essere i folletti dei boschi. E' tempo di funghi ed è anche l'occasione per ristabilire un contatto sincero e vivificante con il bosco e la natura in genere. Fanno capolino nei boschi e nei prati calabresi una miriade di funghi, anche se sono poche le varietà raccolte. Degli appassionati cercatori il vero regalo è la loro presenza, spesso colorata come nelle fiabe. Le forme bizzarre dei funghi spesso trasformano i boschi in luoghi incantati. Profumati, delicati, squisiti e soprattutto ricercati. Porcini, ovuli, gallinacci, prataioli che, nel sottobosco calabrese diventano lo speciale trofeo di una particolare caccia al tesoro. Dai boschi della Sila a quelli delle Serre, i territori aspromontani, in tanti partono sulle tracce dei preziosi frutti della terra. Non è facile scovarli tra la vegetazione, sempre rigogliosa. Ci vuole “fiuto” e occhio vigile per individuarli ai piedi degli alberi o tra felci e arbusti. E attenzione alle imitazioni. I funghi bisogna conoscerli. Tanto deliziosi e ambiti sono infatti quelli mangerecci, tanto pericolosi e nocivi sono quelli tossici. E così, con le precauzioni del caso, andare per funghi può diventare anche una salutare attività sportiva tra i boschi di un territorio sempre ricco di sorprese. Una terra, quella calabrese, molto generosa per tutte le specie vegetali. E così anche per i funghi si riscontra una straordinaria varietà. Dagli agarici ai boleti e alle amanite, tante sono le specie qui diffuse. La zona della Sila, in particolare, rappresenta un serbatoio importante per la micologia, la branca scientifica che studia i funghi. Diverse sono le specie di porcino (boletus) che si possono raccogliere in questo territorio, dal boletus edulis al boletus reticulatus, dal boletus pinicola al boletus aereus, il porcino nero. Anche tra i funghi della stessa specie le differenze non mancano. Sapori diversi a seconda del contesto in cui il fungo è raccolto. Se il porcino è il più comune dei funghimangerecci, non si può dimenticare l'ovulo, la pregiata amanita caesarea, già tanto apprezzata al tempo dei Romani. La Calabria è uno dei luoghi preferiti per i cercatori di funghi. Qui da sempre i funghi rappresentanounavera e propria risorsa.Epoche storie, per scovare i funghi il segreto è conoscere le zone giuste, quelle dove nel tempo si è formata una tradizione popolare. Altrimenti resta solo la bella passeggiata nel bosco.Ese il luogononè poi così segreto, bisogna andarci all'alba, prima che il sole sorga. In ogni territorio, c'è il posto dei porcini, degli ovuli, degli ordinati, delle mazze di tamburo. Per trovare i funghi bisogna avere “fiuto”sì, sapere il momento propizio, ma soprattutto bisogna “conosce - re i posti” e non rivelarli ad altri. E per questo ci sono i “fungiari”, i cercatori di funghi. Quelli “locali”, cioè coloro che vivono nelle zone collinari e montane e che si tramandano di padre in figlio la conoscenza dei “posti” dove crescono in abbondanza le specie più pregiate, e quelli che vanno in cerca di funghi per diletto. Di questi tempi, spesso, capita d'incontrare intere famiglie che sciamano di bosco in bosco: scavano il terreno come tanti cinghiali, spezzano e calpestano i funghi che non conoscono e non raccolgono, diveltano arbusti e raccolgono quelli più comuni, con fare smodato e pesante. Ma sono i primi, i “fun giari” di professione, che contribuiscono a rendere più prodigioso, ancora più magico, il mondo dei funghi. Persone in genere solitarie e circondate da un alone di mistero, come “l'uomo dei funghi”della poesia di Felice Mastroianni, il 'poeta mediterraneo' originario di Platania, «che va dopo le prime piogge, all'alba, da solo sul Reventino, con il suo passo di faina, in posti che egli solo conosce, in cerca dei funghi, che nella sua mente acquistano il medesimo valore del tesoro nascosto dai briganti, chimera forse mai raggiunta dal pastore della nonna del poeta ». Ha ben pochi riscontri la soddisfazione di qualcuno che, sollevando una montagnola “sospetta” di foglie, vi trova un fungo, magari un bel porcino o un ovulo. Tale sensazione viene abilmente descritta dal giornalista e giurista Piero Calamandrei, nell'Inventario della casa di campagna: «Tra l'erba c'era davvero il primo ovulo, il primo ovulo della stagione. Quantunque avesse davvero il colore diungrosso uovo, la primaimmagine che io ne ebbi fu tutt'altradaquella richiamata dal suonome. Tutto bianco, d'un bianco matto ed opaco come quello di unaguaina di morbida pelle scamosciata, daunascrepolatura dell'involucro lasciava vedere che all'interno custodiva una preziosa sfera di un infuocato arancione, lucida come se da poco fosse stata ravvivata con fresca vernice. Non pareva neanche attaccato al terreno: era lì, delicatamente posato sull'erba». Dai boschi verdi ed incontaminati della Calabria, si raccolgono i funghi, una prelibatezza, perchè sono deliziosi e nutrienti. Essi erano conosciuti nel mondo antico e presenti nelle pietanze dei Babilonesi, Egiziani, Greci, Romani (quest'ultimi li hanno definiti «cibo reale»). Si stima che sull'altopiano della Sila come anche sulle Serre siano presenti all'incirca tremila specie di funghi, ma anche in altre zone della Calabria troviamo questi straordinari funghi. Il mix sole-mare-clima temperato ed infine la pioggia (la meno acida per eccellenza, rispetto a tutto il territorio italiano), ma anche la presenza dei laghi con la loro umidità e gli immensi boschi di pino, faggio e castagno, querce, favoriscono la crescita dei funghi, tanto che la Calabria, viene considerata come la prima regione italiana nella esportazione di porcini, rositi, chiodini e galletti. Non c'è cosa che leghi l'uomo al suo territorio come la raccolta dei frutti spontanei. Tra questi i più ambiti sono proprio i funghi che richiamano anche gente dalle regioni limitrofe. Un rapporto non certo tranquillo quello fra uomini e funghi. C'è chi li brama e li considera come uno dei doni più squisiti della natura, e chi li esclude completamente dalla propria alimentazione.Tutti sanno quali rischi, a volte letali, si corrono consumando indiscriminatamente funghi sconosciuti. Per verificare la velenosità dei funghi, le popolazioni calabresi hanno sempre fatto riferimento a quelle credenze popolari tramandate da secoli, che attribuivano ai risultati di prove empiriche la possibilità di conoscere la tossicità degli stessi. Le prove più comuni, per stabilire se un fungo fosse velenoso, consistevano, ed in alcuni casi ancora trovano applicazione, nel vedere se l'aglio messo a cuocere insieme ai funghi diventasse nero e restasse bianco; nella eventualità si fosse verificato il primo fenomeno, i funghi erano da buttare perché velenosi. Erano banditi dal consumo tutti quei funghi che al taglio, ossidandosi, cambiano di colore, perché ritenuti velenosi; altra precauzione era quella di verificare se nelle vicinanze del fungo da raccogliere vi fosse qualche scarpa vecchia, un pezzo di cuoio, o qualche pezzo di metallo, nel qual caso i funghi sarebbero stati sicuramente velenosi. Rimedio per trasformare i funghi da velenosi a buoni era quello di metterli a contatto, durante la cottura, con un ferro rovente, per eliminare il veleno. Molte volte, nei casi di intossicazione da funghi, non riuscendo a trovare una causa plausibile sulla tossicità della specie consumata, si riteneva che essa fosse da attribuire al passaggio di una vipera. Altra credenza, che qualche volta si è rivelata fatale, è quella di considerare commestibili tutti i funghi mangiati dalle lumache o, abitudine più grave, di consumare i funghi subito dopo averli fatti mangiare al gatto. Magie e riti che si perdono nella notte dei tempi. I funghi vengono usati da maghi e fattucchiere, da santoni e asceti, da antropologi e sciamani, diventando protagonisti di credenze, racconti, storie e leggende popolari. Alcune storie popolari calabresi, infatti, affermano che i funghi checrescono in “cerchio” sono generati da danze di streghe o da abitanti notturni del bosco come elfi e gnomi. Nell'antica Grecia il fungo veniva venerato al pari degli dèi perché simbolo divino. Il poeta latino “dei costumi”, Marziale, ammoniva: «E' facile regalare argento e oro, difficile è regalare funghi», ponendo il piacere di un buon pranzo a base di funghi al di sopra dei regali preziosi. Domani, fin dall'alba, saremo sicuramente tutti nei boschi, per cercare di riempire ancora una volta i nostri “panari” di splendidi funghi. “Donne, comperate dei funghi, / ché per tutto mai più di tanti ne nacque. / D'ogni sorta n'abbiam, donne, chiedete, / da malefichi infuora». Fonte: IlQuotidianodellaCalabria.
2 commenti:
Ottimo e concreto gesto di solidarietà per Mimmo e tutti i dipendenti della cooperativa!!!
Gesto veramente importante ....cerchiamo di essere numerosi.....Invito per tutti .....Mimmoama
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