mercoledì 5 marzo 2008

Ecuador: Il massacro degli indigeni waorani.


Almeno 15 indigeni Waorani sono stati assassinati in Ecuador. Difendevano i loro boschi nel parco nazionale dello Yasuní, dichiarato riserva mondiale della biosfera dall’Unesco, ma sotto la costante pressione delle imprese del legname e del petrolio.
Le notizie sono frammentarie ma il massacro è purtroppo confermato. Tra i 15 morti vi sarebbero anche donne e bambini, e questi ultimi sarebbero stati decapitati.

Voi direte, cosa centra una notizia del genere con un blog tematico come il nostro?
Sono rimasto colpito dal fumetto, che è una delle forme d'arte che preferisco.
La contrapposizione tra bene e male rappresentata dai colori bianco e nero...un fiore ancora tra le mani... a simboleggiare la difesa della bellezza a costo della vità!
Ma quanto siamo distanti dal parco nazionale dello Yasuni, da questo popolo e dalla loro cultura, noi Decollaturesi? Viviamo in una vallata circondata da boschi sempre piu radi, ormai da decenni sfruttati dall'industria boschiva, e deturpati dall'ignoranza. Quanto facciamo per difendere una delle nostre risorse principali? Beh...assolutamente nulla o quasi!
Noi non siamo degli incivili, come da tempo vengono considerati gli indigeni dalla nostra civiltà, che si vanta di essere depositaria della Cultura, tanto da esportarla.
Mentre gli indiani d' america, ad esempio, difendevano le loro sequoie perche credevano custodissero lo spirito di divinità sacre, noi abbiamo costruito la basilica di San Pietro e la maggior parte delle chiese vaticane con gli alberi secolari delle ormai inesistenti foreste primogenie silane.
Culture agli antipodi, per noi difficili da comprendere.
Dunque torniamo a ragionare da occidentali considerando la natura come risorsa economica. Anche qui molte cose diventano incomprensibili. Questo inverno abbiamo assistito al nuovo piano per la tutela dagli incendi boschivi della comunità montana dei monti Reventino-Tiriolo-Mancuso, che per evitare un altra estate di fuoco, ha deciso di far tagliare tutto prima , dunque niente controlli rigorosi o il famoso censimento.....geniale! Ci manca solo di fare spot per pubblicizzare i nostri prodotti tipici, del tipo "soppressate di decollatura affumicate naturalmente" visto l' aria che si respirava nella scorsa estate.
Battute a parte, perche non ci chiediamo quanto ci costerà la gestione disorganizzata e non sostenibile dei nostri boschi in termini di rendimento della produttività di legname, dissesto idreogiologico, abbassamento delle falde acquifere, estinzione di specie autoctone, deturpazione del paesaggio, turismo, e fatemelo aggiungere...benessere interiore?
Ma forse non siamo tutti cosi ottusi...vorrei chiudere segnalando un paio di iniziative che a mio parere si muovono nella direzione giusta. La prima riguarda le escursioni domenicali tra i boschi del circondario organizzate dal gruppo micologico (per info: http://www.decollaturamia.it/), un bel modo per recuperare il nostro rapporto con la montagna.
La seconda è la costituzione di un ossociazione onlus per la protezione del nostro territorio, grazie anche alla collaborazione del Prof. Tonino Perna. Conoscendo il suo lavoro come presidente del parco nazionale dell' Aspromonte possiamo avere un pò piu di ottimismo.

Noi a differenza degli indigeni waorani non siamo costretti a gesti estremi per difendere i nostri alberi, basterebbe un po meno d'indifferenza.

Fumetto: http://politicalcomic.blogspot.com/

Intervista a Tonino Perna su RepubblicaTV:
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=11337

6 commenti:

Melina2811 ha detto...

Ciao e buon fine settimana da Maria da Catanzaro.

SinPapel ha detto...

Ciao Maria complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

belle le iniziative di questi qua ma cosa vuoi che facciano nel bosco se ci sta il fuoco? ah! non ci pensavo! scusami ho capito, ci soffiano e si spegne ma che bravi che sono!!!!

SinPapel ha detto...

Anche la danza della pioggia è un idea! Cmq si tratta di prevenirli gli incendi...i metodi ci sono, informati, per esempio dai un occhiata all intervista di Perna su repubblicaTV. Il link sta in basso.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo ( battute così infelici ovviamente non meritano di essere firmate neanche con un nick name), se non ti fossi fermato solo a leggere questo post ma avessi cercato di capirlo, ma capirlo a fondo, sicuramente non ci sarebbe bisogno di spiegarti concetti tanto elementari.
Gli indigeni waoriani hanno difeso il loro territorio a costo della loro vista, pur potendo solo "soffiare", come dici tu, per mandare via gli oppressori.
Noi, civiltà del 21° secolo, gente di internet, delle grandi innovazioni tecnologiche, dei bei valori urlati a parole, non siamo in grado nè di proteggere i nostri preziosi boschi, nè di prevenire gli incendi, tenendo conto del fatto che sono per la maggior parte di origine dolosa.
I waoriani c'hanno provato. Noi cosa stiamo facendo???
Solo battute, e anche superflue.

Anonimo ha detto...

Nde potimu vincere guerre?