giovedì 11 dicembre 2008

Il Reventino di Bevilacqua

A chi appartiene il Reventino? Tutte le domande hanno senso, qualcuna purtroppo non ha risposta. Sarebbe anche suggestivo, e nel senso dilaniato (da Bob Dylan) del termine, affermare che risposta non c’è e perduta sarà nello stesso Parco. Valga ciò come tendenzioso invito a tentare una risposta entrando nell’ampio territorio che al Reventino corrisponde, facilmente aggredibile da più fronti, dal Tirreno lametino o dalla Presila catanzarese o dal Savuto cosentino. Il che equivale a dire che il Reventino appartiene alla Calabria intera anche se per motivi solo intuibili e più difficilmente declinabili da sempre poco frequentato e ancor meno nominato. Con grave cruccio per chi poco nomina e scarsamente frequenta ma ancor più imperdonabile torto per chi, avendone titolarità e mezzi, poco promuove e difficilmente incentiva. A superare l’ignominia si appresta un grande e meritorio tentativo di Francesco Bevilacqua che consegna alle fortune editoriali l’ultima sua fatica libraria:” Il Parco del Reventino”, edita da Rubbettino nella collana “Gli Scarabei” diretta dallo stesso Bevilacqua e che già ha già pubblicato altri volumi dedicati alla Sila, all’Aspromonte, alle Serre, al Poro, e alla costa di Tropea e Capo Vaticano. Il libro , propone, in 570 pagine, un’accurata ricostruzione storica degli eventi che hanno riguardato l’ambiente naturale ed umano del gruppo montuoso in questione. Un gruppo montuoso che corrisponde a grandi linee con la locale Comunità Montana e comprende diciannove comuni limitrofi), una analisi delle emergenze paesaggistiche e delle loro potenzialità di valorizzazione e sviluppo, notizie sulla flora e sulla fauna, 135 itinerari di trekking in tutti gli ambienti del gruppo (fiumi, crinali, boschi), informazioni sui valori storici artistici ed ambientali di ciascun comune, una serie di appendici. Un lavoro che si arricchisce di 570 foto a colori e di una carta topografica di grande formato in scala 1:50.000 con l’indicazione dei percorsi. Francesco Bevilacqua, avvocato di professione, giornalista, scrittore, ambientalista e trekker per passione – come lui stesso ama dire – è giunto con questo al suo quattordicesimo libro dedicato alla Calabria, alla natura, al rapporto tra uomo e ambiente ed ha svolto una intensa attività nel volontariato con Italia Nostra, Wwf, Fai e Cai. Il volume sarà presentato domani alle 17 al complesso monumentale del San Domenico di Lamezia Terme, in felice sinergia con l’illustrazione del Piano Territoriale di coordinamento provinciale di Catanzaro nelle sue connessioni con il Parco del Reventino. Alla presentazione del libro non mancerà l’estensore principale del Piano, l’urbanista Pierluigi Cervellati. Nell’ambito del piano si vuole avere una particolare attenzione ai problemi del paesaggio, giudicato elemento insostituibile dell’identità estetica dei luoghi ma anche di quella culturale della popolazione che vi risiede. Alla serata, organizzata dal Centro Riforme, Democrazia e Diritti di Costantino Fittante, sarà presente il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza.

Fonte: CalabriaOra.



Foto di Rosa Scalzo(http://www.flickr.com/photos/24442054@N03/2316474467/)

mercoledì 10 dicembre 2008

“Asse”, conti in rosso.

Decollatura. In aula la crisi aziendale

DECOLLATURA -Poche persone, ma l'ora piuttosto tarda e il maltempo
che ha investito Decollatura le giustificano, hanno assistito al consiglio comunale nel paese presilano. Alcuni punti all'ordine del giorno erano stati rinviati e sono stati, così, esauriti. Nell'ultima assise, si era votato per l'istituzione del “farmer market”, già preannunciato lo scorso anno dal sindaco Perri, ovvero, il mercato dei produttori agricoli in vendita diretta. Si è disposta una modifica dell'articolo 6 dello statuto del nuovo soggetto; laddove si parla di comitato formato da due rappresentanti della Coldiretti e da un imprenditore, infatti, la voce sarà sostituita da quella del comune che, insieme ai rappresentanti della categoria, gestirà il farmer market. Il fulcro del consiglio, però, è stato rappresentato dal bilancio dell'azienda speciale per i servizi “Asse”, che tante polemiche ha suscitato in questi anni e che tante ancora è destinata a generarne. L'opposizione, costituita dai consiglieri Spagnuolo, Tomaino, Greco e Molinaro è apparsa estremamente compatta nel contestare al sindaco e al Cda della società «le poche e incomprensibili - è stato detto - paginette del bilancio» e cosa ancor più grave per una società di pubblico interesse «mancano - come ha sottolineato ancora l'opposizione e in particolare il consigliere Tomaino - gli allegati fondamentali per l'approvazione del bilancio di esercizio». Lo scarno e, secondo tutta l'opposizione, poco chiaro documento, fra l'altro presentato in consiglio con notevole ritardo (circa 9 mesi ndr) dalla data prevista per la votazione e clamorosamente ancora mancante degli allegati fondamentali, è stato dunque pesantemente attaccato. In particolare Tomaino, Molinaro e Spagnuolo hanno chiesto «la relazione politico-gestionale del consiglio di amministrazione dell'azienda che interessa maggiormente a noi politici che operiamo in questo territorio». Inoltre Tomaino sulla presunta passività dell'azienda speciale si chiede se e chi «in base alla relazione del revisore sarebbero i debitori nei confronti dell'Asse, se non il comune che, quantunque, forse, non avesse le possibilità economiche per farlo ha assegnato ugualmente lavori all'azienda in modo, se così fosse, irregolare». La verità reale, oltre alle legittime proteste dell'opposizione, vedi ancora quella di Molinaro «sugli obiettivi non raggiunti, a parte l'apertura dell'ufficio postale sull'illegittimità del voto in consiglio espresso anche dai consiglieri che fanno parte del cda dell'azienda» e Cerra sugli emolumenti agli stessi componenti del consiglio direttivo «circa 200 euro pro capite per ogni riunione del cda» è un'altra; i lavoratori non percepiscono il salario da molto tempo. Ed è, senza ombra di dubbio il fatto più allarmante. L'opposizione, che si era, comunque, detta disposta a rivedere le sue posizioni in caso di integrazione degli atti mancanti ha votato contro l'approvazione del documento, tranne Spagnuolo che si è astenuto. La maggioranza, in un primo momento incerta, è stata compatta e sia il bilancio preventivo che quello consuntivo sono passati. Resta però il fatto che il documento manca degli allegati fondamentali previsti dallo statuto dell'Asse e dal codice civile per essere dichiarato a norma. Il sindaco Perri, dopo averla spuntata con la sua maggioranza, se pure in difficoltà di fronte alle richieste della minoranza, ha dichiarato che nel prossimo consiglio (previsto per il 12 dicembre) farà un punto sulle valutazioni di funzionamento dell'Asse che, come ha detto «anche se è un mio sogno, deve funzionare. Bisogna far funzionare un'azienda che può dare lavoro e sviluppo al territorio». Infine è stato preannunciato che nella prossima seduta si parlerà del piano industriale che dovrebbe sorgere in località Stocchi ad Adami.
Fonte: IlQuotidiano

domenica 7 dicembre 2008

Riconoscimento internazionale all'Istituto Pane


DECOLLATURA - Il "Label europeo 2008" conquistato dall'Istituto comprensivo "Michele Pane" di Decollatura ed assegnato venerdì scorso nella sede del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica. Quest'anno tra i 266 progetti candidati è risultato vincitore quello dal titolo "La France:quel plaisir" elaborato dall'Istituto comprensivo "Pane".
Il progetto fortemente voluto e supportato dal dirigente scolastico Maria Gabriella Greco, è stato elaborato e realizzato dal team di insegnanti Maria Assunta Siclari, referente del progetto, Michelina Cimino, Raffaela Sacco e Maria Cristina Scalzo. Realizzato in rete con i dirigenti scolastici Concetta Smeriglio dell'Istituto d'Arte di San Giovanni in Fiore, Maria Bordino dell' Ipsia di Lamezia e Paolo Riverso dell'Ipsaar di Soverato.
"La France: quel plaisir" si proponeva non solo di sviluppare nei ragazzi la conoscenza della cultura, delle tradizioni e della lingua del popolo francese attraverso la moda e l'enogastronomia, settori che hanno reso famosa la Francia in tutto il mondo, ma anche di mirare a incoraggiare la collaborazione tra insegnanti ed alunni di diversi Istituti.
«Il "Michele Pane" è l'unico istituto scolastico del Mezzogiorno ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento», ha dichiarato orgogliosa la dirigente Greco, «un'attestazione importante per i nostri lavori di qualità».
Fonte: GazzettadelSud

Per maggiori info sul progetto:
http://193.43.17.42/lkmw_file/LLP///in_azione/comenius/La_France_quel_plaisir.pdf

martedì 25 novembre 2008

La questione rifiuti secondo Paul Connet



DECOLLATURA - Le giovani generazioni sono il nostro futuro, come ha sottolineato Giovanni Martello, dirigente dell'Istituto di istruzione superiore "Luigi Costanzo" di Decollatura, in occasione dell'incontro tenuto presso l'auditorium del liceo scientifico, in presenza di Paul Connet, docente di chimica al St. Lawrence University di Canton, New York.
«Il futuro è nelle vostre mani e siete voi a decidere in quale direzione guidare il mondo». Durante l'incontro, voluto dal gruppo "Progetto Osmosi democratica" di Decollatura, il professore Paul Connet, in tour per l'Italia, ha tenuto una lezione magistrale con lo scopo di rendere nota una «soluzione sostenibile per la gestione dei rifiuti»: questa la tematica della lezione, in vista della giornata mondiale contro l'incenerimento dei rifiuti del primo dicembre prossimo organizzata dal Global Alliance Incinerator Alternatives-Gaia.
Siamo tutti a conoscenza di quanto sia difficile garantire uno smaltimento dei rifiuti che sia veramente sicuro ed efficace dal momento che la nostra società produce una enorme quantità di spazzatura. In America, come ha asserito Paul Connet «i ragazzi all'età di sedici anni hanno già guardato 35.000 spot pubblicitari, un invito al consumo e di conseguenza un aumento dei rifiuti. Viviamo in un mondo malato in cui consumo è sinonimo di felicità, il tutto si riduce in aumento di rifiuti e in un pericoloso incremento dell'obesità nei giovani». Non si può continuare a vivere in un mondo "usa e getta" e l'unica alternativa per non derubare i nostri figli del loro futuro, secondo il parere di Paul Connet è rappresentata dalla realizzazione di una società sostenibile a rifiuti zero. Esistono tre punti fondamentali che risolti possono condurre ad una società con rifiuti zero: «Responsabilità individuale, ogni cittadino deve adoperarsi per la raccolta porta a porta, responsabilità industriale per cui le aziende dovrebbero controllare la qualità dei prodotti per evitare la frazione residua non riciclabile, indice di cattiva progettazione industriale, e responsabilità politica che dovrebbe contrastare la realizzazione degli inceneritori». Secondo la tesi del professore Connet, inceneritori e termovalorizzatori non sono soluzioni valide per dare risposta al problema dello smaltimento dei rifiuti: «L'energia prodotta durante l'incenerimento risulta costosa e contribuisce al surriscaldamento del pianeta, senza sottovalutare i danni causati dalle ceneri sottili e dalla diossina sull'ambiente e sulla salute dell'uomo. Dobbiamo considerare i rifiuti come una risorsa».
La soluzione del problema è nella realizzazione di un sistema di compostaggio e nel riciclaggio, ogni cosa deve essere riutilizzata: «I produttori dovrebbero essere stimolati a migliorare i loro cicli produttivi per minimizzare la produzione di ciò che non può essere riusato, riciclato o compostato e i cittadini potrebbero essere educati alla scelta dei prodotti con imballaggi meno voluminosi o al riciclo di contenitori tipo latte, vino o detersivi cosicché la responsabilità della ricaduta ambientale dei prodotti sarebbe una responsabilità condivisa. La classe politica dovrebbe intuire che l'inceneritore fa sparire i rifiuti, mentre la soluzione rifiuti zero ha bisogno di rendere i residui molto visibili perché abbiamo la possibilità di riutilizzarli. Dio ricicla, il diavolo brucia».
Domenica prossima, in piazza Perri, si svolgerà una giornata interamente dedicata alla raccolta differenziata, come ha dichiarato Carmine De Fazio, in rappresentanza di "Progetto Osmosi Democratica", la cittadinanza è invitata a conferire tutti i differenziati in cambio di buoni sconto da poter consumare presso le attività commerciali locali. Nella stessa giornata si svolgerà una assemblea dal tema "Gestione dei rifiuti solidi urbani". Ha dato infine la sua testimonianza, Francesco Saccomano componente del Forum Ambientalista, che è riuscito ad evitare la realizzazione di un inceneritore ad Altilia Grimaldi, località del Reventino.
Fonte: GazzettadelSud

lunedì 24 novembre 2008

Discarica abusiva, sindaco Perri assolto con formula piena.

Rischiava 2 anni di reclusione per reato ambientale ma è stato assolto con formula piena per non avere commesso il fatto. Con questa pronuncia, arrivata dopo 4 anni e mezzo di iter processuale, il tribunale penale di Lamezia, ha decretato che il sindaco di Decollatura, Mario Perri non ha compiuto il reato di realizzazione di discarica abusiva, per il quale era stato rinviato a giudizio nell’aprile 2004. Il sindaco era stato ritenuto responsabile della violazione della normativa ambientale in materia di smaltimento di rifiuti da resti da enumazione ed estumulazione. In realtà a compiere materialmente l’azione di bruciare tali resti, in uno spazio di terreno limitrofo al cimitero comunale, sarebbe stato il custode della stessa struttura, a quanto pare all’insaputa del primo cittadino. La mancanza di prove a dimostrazione della compartecipazione al reato e il fatto che il ricorso è stato avviato su istanza della parte politica avversa al sindaco Udc, sono stati gli argomenti su cui ha insistito l’avvocato Luca Gigliotti nell’azione difensiva e che alla fine hanno portato alla sentenza di assoluzione.
Fonte: CalabriaOra.

domenica 23 novembre 2008

Il Reventino brucia anche d'inverno.


Sul Reventino la calma, se c’è stata, era solo apparente. Nel giro di poche settimane a Decollatura è stata bruciata l’auto del presidente del consiglio comunale ed è stata incendiata una birreria. L’altra notte, invece, ad essere colpita è stata Platania. Era da poco passata la mezzanotte tra giovedì e venerdì, quando è esploso un ordigno a basso potenziale davanti al bar caffè di Corso Umberto (fotino), nel centro del paese. La bomba carta ha svegliato tutta la comunità. Il rumore è stato superiore ai danni, ma per i proprietari del bar le conseguenze non sono da sottovalutare. La saracinesca è stata completamente divelta e scaraventata ad alcuni metri di distanza; danneggiamenti hanno subito anche le due abitazioni di fronte al locale, e i due appartamenti sopra di esso, i vetri delle finestre sono stati completamente frantumati. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli, guidati dal capitano Gennaro Iervolino, che hanno avviato le indagini. La piccola comunità ai piedi del Reventino si è svegliata con la paura. Iervolino e i suoi uomini ultimamente devono risolvere casi complicati, seguendo tutte le piste, senza escludere nessuna possibilità. Gli ultimi tre episodi criminosi, due a Decollatura, e infine quello di Platania, sono evidentemente diversi tra loro. Tuttavia, sembrerebbe che le indagini si stiano orientando anche sulla vendetta privata, e non necessariamente alla natura estorsiva. Nel caso dell’incendio dell’auto di Daniele Esposito, presidente del consiglio comunale, si sta valutando anche l’ipotesi di una bravata da ragazzi finita male. Nel caso del pub “Blues”, dove i danni non sono stati ingenti, invece, si sta valutando la matrice estorsiva. Intanto però cresce la sensazione di insicurezza tra le comunità del Reventino, sebbene gli ultimi tre anni, che coincidono con l’istituzione di una compagnia dei carabinieri a Soveria Mannelli, abbiamo segnato una inversione di tendenza. Il territorio montano non sembrava preoccupare per particolari fenomeni criminali; tuttavia la presenza dell’Arma ha comportato nell’ultimo triennio un controllo molto alto e risultati degni di lode. E ha permesso di mettere un “filtro” e limitare gli accessi di un’aria di transito considerata prima secondaria (in molti ne hanno approfittato per viaggiare nella tratta Catanzaro-Cosenza trasportando droga). Zero rapine in 3 anni. Nel 2005 furono nove, dal 2006 nemmeno una. Inoltre sono calati i furti, specie nelle case degli anziani. Tutto ciò aveva inciso senza dubbio sulla sensazione di sicurezza tra i cittadini. Ma l’allerta sul Reventino, specie quando la calma è solo apparente, va tenuta sempre alta.
Fonte: CalabriaOra

sabato 8 novembre 2008

Incendio al pub “Blues”

Nuova intimidazione nel centro montano, colpito il gestore di un locale

DECOLLATURA - Ancora fiamme a Decollatura. Nella nottata tra mercoledì e ieri, infatti, un pub, di recente apertura il “Blues”, di proprietà di Massimiliano Ianni, sito in via Iuliano, avrebbe preso fuoco, pare non spontaneamente. Il Ianni, come ogni pomeriggio, si è recato sul luogo per aprire il locale e, entrando, ha trovato la brutta sorpresa. L'interno era completamente andato in fumo. Pare, inoltre, che lo stesso abbia scorto una tanica di benzina con la quale i presunti incendiari avrebbero compiuto il gesto criminoso. Sull'accaduto è stata avviata un'indagine dai carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli. C'è riserbo sui motivi che avrebbero portato al gesto criminale. Un altro grave gesto, dunque, dopo quello che ha colpito il presidente del Consiglio comunale di Decollatura, Daniele Esposito, al quale gli è stata incendiata l’autovettura in pieno giorno mentre era in sosta alla stazione delle ferrovie delle calabrie. Un episodio che sarà discusso nel consiglio comunale convocato per il prossimo 10 novembre.
Fonte: IlQuotidianodellaCalabria

giovedì 6 novembre 2008

Incendiata in centro l’automobile del presidente del consiglio comunale.

DECOLLATURA -E' l'ennesimo episodio criminoso che si registra a Decollatura. Ancora un incendio ad una macchina e pare ci siano pochi dubbi sulla natura dolosa dell'episodio. E' triste doverlo ammettere, ma la situazione nel piccolo centro presilano sembra proprio essere diventata molto seria. L'atto intimidatorio che ha investito uno degli esponenti di maggioranza della locale amministrazione e segnatramente il presidente del consiglio comunale, Daniele Esposito, si è consumanto, infatti, in pieno giorno (erano le 12 circa di ieri) e, per di più, nelle vicinanze del liceo scientifico “Costanzo”- l'auto incendiata, una Fiat 600 bianca, era parcheggiata vicino alla stazione della Calabro della frazione Cerrisi, mentre la vittima dell'atto criminoso si trovava a Catanzaro. Dopo l'incendio dell'auto di proprietà della moglie del sindaco Mario Perri, avvenuto nel marzo del 2007, un'altra vettura, quindi, va in fumo e colpisce direttamente il governo del paese. Sul grave episodio si sono espressi anche i vertici del partito di apartenenza di Esposito. Così, infatti, il vice segretario nazionale dell'Udc, Mario Tassone, in una nota: «esprimo solidarietà a Esposito. E' l'ennesimo atto inqualificabile ed intimidatorio - dice - compiuto nei confronti delle istituzioni e avvenuto, peraltro, in pieno giorno vicino a una scuola. La situazione in Calabria si rende di ora in ora sempre più difficile. Nutriamo, come sempre, la massima fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine. È di tutta evidenza che occorrono misure preventive e repressive, compiendo ogni sforzo possibile per individuare i responsabili». Il fatto, occorre sottolinearlo, è avvenuto proprio nel giorno in cui era previsto un consiglio comunale che ha avuto luogo in assenza proprio della vittima. Durante la seduta il sindaco ha espresso solidarietà ad Esposito e ha formulato la proposta di istituire una «delegazione che incontri il nuovo capitano dei carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli, Iervolino, per cercare di realizzare una manifestazione pubblica e creare maggiore collaborazione tra le forze dell'ordine e i cittadini». All'appello del sindaco hanno risposto i consiglieri di minoranza Tomaino, Greco e Molinaro. Quest'ultimo ha aggiunto polemicamente che «in dieci anni di atti criminali, non si è ancora riusciti a trovare un responsabile ». Velata critica, quindi, alle forze dell'ordine, peraltro condivisa in pieno dal sindaco che ha, in un certo senso, contraddetto la sua affermazione precedente. Chi , invece, ha proposto una soluzione diversa, è stato l'ex presidente del consiglio, Carlo Spagnuolo, che ha lanciato la proposta «di sistemare delle telecamere in punti strategici perché i carabinieri non possono essere onnipresenti». La discussione degli altri punti è stata rinviata a lunedì.
Fonte: IlQuotidianodellaCalabria

lunedì 3 novembre 2008

Comunicazione pubblica 3 - Osmosi democratica.

Un nuovo messaggio da parte del gruppo osmosi democratica viene rivolto alla cittadinanza e all' amministrazione pubblica Decollaturese. Come oggetto il Bando regionale sulla "Rivalutazione, Recupero e Valorizzazione dei Centri Storici della Calabria". Con quest' ultimo manifesto si mette in risalto l' ennesima promessa non mantenuta dal nostro primo cittadino.

Come risposta personalmente spero che si tiri fuori all ultimo momento il coniglio dal cilindro, altrimenti abbiamo perso una buona occasione per migliorare l'aspetto dei nostri centri storici.


Testo integrale:
Lo scorso 30 luglio è scaduto il termine per la presentazione dei progetti relativi al Bando regionale sulla "Rivalutazione, Recupero e Valorizzazione dei Centri Storici della Calabria". Il 22 giugno presso la Sala Consiliare del Municipio di Decollatura si è svolta un’Assemblea pubblica organizzata dal gruppo “Progetto Osmosi Democratica” alla quale sono intervenuti cittadini e rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. Il Sindaco ha espresso pubblicamente l’intenzione dell’Amministrazione di collaborare con il Comune di Lamezia Terme per la presentazione di un progetto integrato. Il bando prevedeva un punteggio aggiuntivo per la partecipazione della cittadinanza e per questo la stessa assemblea è stata verbalizzata affinché fosse allegato alla domanda di finanziamento un documento attestante l´attuazione di forme di partecipazione popolare. Inoltre il Sindaco si è impegnato a convocare una riunione successiva, più operativa, per elaborare le proposte di intervento nel nostro Comune.
Non è stata convocata alcuna assemblea finalizzata alla programmazione di un progetto condiviso dalla cittadinanza.Non è noto se il Comune abbia presentato una domanda di partecipazione al bando, comunque il verbale di giugno non è stato allegato ed è rimasto nellenostre mani in attesa del successivo incontro pubblico.
Invitiamo l´Amministrazione Comunale ad essere più sensibile verso la partecipazione dei cittadini ed a comunicare in maniera efficace e trasparente le decisioni di interesse collettivo.

Il Gruppo Organizzativo del
Progetto Osmosi Democratica
www.osmosi.org

mercoledì 29 ottobre 2008

Non si paga un servizio che non c’è

Depurazione e fogne, sentenza della Corte CostituzionaleNon si deve pagare un servizio inesistente o approssimativo.

Lo ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale, che rimette in piedi il tavolo squilibrato del servizio della depurazione, contro il quale si sono infrante finora le proteste dei cittadini e dei sindaci, impotenti di fronte ad un sistema che cancellava o nascondeva le responsabilità del mancato servizio attraverso lo scaricabarile.
Secondo il circolo di Rifondazione Comunista "A. Argada" di Lamezia Terme: “le somme versate ingiustamente vanno restituite ai cittadini”
La sentenza scaturisce da un assunto fin troppo ovvio: poiché il canone di depurazione è un compenso ad un servizio reso (e non un tributo), se non vi è il servizio non può essere neanche chiesto il corrispettivo, che per la Corte Costituzionale viola l’art. 3 della Costituzione in quanto discrimina chi paga la tariffa senza ricevere in cambio il servizio.“Sarà il caso della mancata depurazione della piattaforma depurativa di Lamezia?” si chiede Rifondazione comunista, da anni impegnata a sollecitare le autorità competenti al pieno funzionamento del servizio, che oggi ritiene che “la Corte Costituzionale ha messo finalmente la parola fine ad una evidente ingiustizia che da anni colpisce milioni di cittadini”.La depurazione, ovvero il mancato servizio idrico integrato, a cui andava collegato anche quello idrico, finora ha rappresentato il buco nero calabrese a causa di ingenti risorse inghiottite da un servizio che ha dimostrato parecchie inefficienze, contraddizioni e per le pessime condizioni dela mare e delle coste calabresi. Il 10 ottobre 2008 è stata depositata dalla corte costituzionale, composta da Giovanni Maria Flick e dai giudici Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO,Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA,Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Maria Rita SAULLE Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, la sentenza 335 in riferimento alla quota della tariffa del servizio idrico destinata alla depurazione delle acque.Essa dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 14, comma 1, della n. 36/1994 (Disposizioni in materia di risorse idriche), e del testo modificato dall'art. 28 della legge n. 179/2002 (Disposizioni in materia ambientale), in quella parte che prevede che la quota di tariffa destinata al servizio di depurazione è dovuta dai cittadini “anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. La Corte Costituzionale dichiara anche l'illegittimità costituzionale dell'art. 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo n. 152/2006 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dai cittadini “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.“Una sentenza di enorme importanza enorme in quanto sancisce che i cittadini non debbano pagare il canone per la depurazione sia nel caso che gli stessi non abbiamo le fognature allacciate agli impianti per la depurazione sia nel caso gli impianti stessi siano temporaneamente inattivi, osserva il circolo Argada di Rifondazione Comunista, e tutto ciò genera effetti anche retroattivi e quindi le somme versate negli anni passati devono essere restituite a chi le ha ingiustamente pagate”La sentenza nasce dal ricorso di un cittadino campano nei confronti di una società di gestione del servizio idrico integrato che aveva richiesto il pagamento della tariffa riferita alla depurazione “pur non avendo effettuato né potendo effettuare il servizio di depurazione delle acque reflue, per essere notoriamente carente degli appositi impianti”.Nella nostra città per anni i cittadini hanno assistito alla mancata depurazione delle acque di balneazione subendo non solo il grave inquinamento del mare ma anche l’ingiusto pagamento di un servizio non reso, osserva ancora Rifondazione comunista, per anni da più parti è stata dichiarata la carenza degli impianti ma i cittadini hanno pagato ugualmente la tariffa sulla depurazione che la LameziaMultiservizi ha regolarmente versato all’Ufficio del Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale.Secondo il circolo Argada di Rifondazione Comunista “ora si tratta di riparare a una evidente ingiustizia commessa ai danni dei cittadini ecco perché, alla luce della pronuncia della Corte Costituzionale, chiediamo alle amministrazioni comunali di impegnarsi affinché vengano attivati tutti gli strumenti a loro disposizione per il recupero delle somme ingiustamente versate dai loro concittadini” Le associazioni dei consumatori si stanno attivando.
fonte: il quotidiano

mercoledì 22 ottobre 2008

Buon inizio per la Volley Decollatura.

Una stagione iniziata nel migliore dei modi per l’ambiente della Pallavolo di Decollatura che con un stagione disputata alla grande da parte dei suoi giovani atleti locali si è piazzata seconda nel Campionato provinciale di 1 divisione maschile terminato a maggio 2008, ha ricevuto dal Comitato regionale Calabria della Fipav la notizia della sua integrazione in Serie D d’ufficio per la stagione 2008/2009. La notizia ha caricato un ambiente già esaltato per l’ottimo finale del campionato scorso e che ora, con più entusiasmo, riparte per le nuove sfide. La prima gara della stagione ha visto la “Ligotti Impianti Decollatura” debuttare in Serie D affrontando tra le mura amiche la Callipo Sport di Vibo in Coppa Calabria. La squadra guidata da Simoncelli è scesa in campo decisa a ben figurare nei confronti dei blasonati avversari vibonesi. Le due squadre giovanissime ed entrambe decise a conquistare i tre punti con i giovani atleti decisi a mettersi in mostra e conquistare un posto da titolare nell'imminente campionato di serie D maschile. «Abbiamo disputato un match positivo- ci racconta il mister Simoncelli- è bello vedere come un gruppo di giovani atleti riesca piano piano a crescere stupendo sempre di più e dando grande esempio di maturità e professionalità ». La Pallavolo che sempre ha rappresentato per Decollatura il fiore all’occhiello dello sport locale finalmente dopo un periodo di difficoltà sta ritornando ad i livelli auspicati da tutti, merito soprattutto della società che puntualmente sta dando fiducia a giovani talenti locali che riescono a mettere in mostra la propria bravura confrontandosi con società forti e preparate a livello regionale.
Fonte: CalabriaOra


giovedì 16 ottobre 2008

Gli studenti bocciano la Gelmini

Decollatura. Scuole medie in piazza


DECOLLATURA - «Gelmini ti bocciamo» hanno deciso all'unanimità gli studenti medi nel corso di una manifestazione tenutasi dopo in una affollata assemblea. «Anche gli studenti dell'alto lametino hanno risposto alla mobilitazione nazionale indetta contro le politiche scolastiche del governo Berlusconi, ha dichiarato Alfredo Iorno, segretario provinciale della Cgil, presente alla manifestazione degli studenti medi di Soveria Mannelli e Decollatura che hanno sfilato per le vie del centro montano, la riforma del ministro Gelmini rappresenta solo l'ultimo atto del vergognoso smantellamento del sistema formativo pubblico avviato già da diversi anni». «In Calabria, all'operazione culturale di distruzione della scuola pubblica avviata a livello nazionale bisogna aggiungere anche le disastrose condizioni in cui versano decine di strutture scolastiche, che il governo vuole risolvere tagliando le sedi, ha aggiunto Franco Fruci, segretario provinciale FLC-Cgil», secondo il quale «bisogna difendere la scuola pubblica dall'operazione culturale delle destre e da un'idea di società basata sulla paura e sulla repressione». A Decollatura a contestare il decreto Gemini, che impone il numero di 30 alunni per classe nelle scuole medie e medie superiori, sono stati gli studenti ed i professori presenti alla manifestazione, i quali hanno sottolineato che «il provvedimento stride con il decreto ministeriale del 18 dicembre del 1975 che stabilisce gli indici minimi di edilizia scolastica, di urbanistica e di funzionalità didattica, che prevedono 1,96 metri quadrati per ogni alunno delle scuole superiori, senza tener conto degli arredi come cattedra, armadi e lavagna». Insomma, una classe di 30 studenti dovrebbe essere ospitata in un'aula di 60-70 metri quadrati, mentre la gran parte delle aule scolastiche non supera i 37 metri quadrati. Franco Fruci fa notare poi che il provvedimentoGelmini «è insidioso, perché il sovraffollamento delle classi, oltre a causare uno scarso rendimento scolastico, ostacola pericolosamente la capacità di deflusso in situazioni di emergenza, con gravi responsabilità che ricadono unicamente sui dirigenti scolastici, a ciò si aggiunge la particolarità della situazione calabrese, in cui la gran parte dei 409 comuni ha una dimensione mediopiccola, dunque, la saranno i piccoli paesi nostri a pagare con la chiusura di centinaia di sedi». Contestato anche il ritorno del “maestro unico”; il blocco del turn over nei prossimi tre anni per circa 150 mila insegnanti; il ritorno al grembiule e al voto in condotta. Sul maestro unico, uno dei punti più contestati dai sindacati, il decreto prevede l'abolizione, a partire al prossimo anno, del team di insegnanti alle elementari (ora sono tre per due classi) ed un orario di lavoro più lungo. Il tempo pieno sarà coperto dallo stesso maestro unico, che dovrebbe lavorare un maggior numero di ore. E per le ore di insegnamento aggiuntive, rispetto all'orario d'obbligo, si può attingere per il 2009 dal fondo integrativo delle singole scuole. Il testo stabilisce pure che «nella scuola primaria i docenti con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione». Alle medie sarà necessaria «una decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe » e si dovrà tenere conto anche di «disturbi specifici di apprendimento e della disabilità ». Tornano anche i voti in decimi per cui al voto insufficiente è stata sostituita la dicitura «al voto inferiore a sei decimi».
Fonte: IlquotidianodellaCalabria

venerdì 3 ottobre 2008

DECOLLATURA: FONDAZIONE FIELD ILLUSTRA INCENTIVI ALLE IMPRESE

(ASCA) - Decollatura (Cz), 3 ott - Si svolgera' domani, 4 ottobre, alle ore 17,00, nella sala consiliare del Comune di Decollatura (Cz), l'incontro territoriale che il gruppo degli operatori della Fondazione Field, presieduta da Mario Muzzi', sta portando avanti in tutta la Calabria per promuovere gli Avvisi pubblici che riguardano le ''Concessioni di Incentivi alle Imprese per l'incremento occupazionale e la formazione in Azienda dei neoassunti'' e ''Concessioni di Incentivi alle Grandi Imprese per l'incremento occupazionale e la Formazione in Azienda dei neoassunti. Le due distinte Azioni, fortemente volute dal Presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero, e dall'assessore regionale al Lavoro e Formazione, Mario Maiolo, sono inserite nelle strategie in tema di politiche per il Lavoro approvate dalla Giunta regionale e riguardano il Piano regionale per il Lavoro e l'Occupazione- Piano d'Azione 2008, con l'obiettivo di favorire l'incremento occupazionale attraverso la concessione, alle imprese operanti sul territorio regionale, di incentivi economici a sostegno di nuove assunzioni di lavoratori svantaggiati o lavoratori diversamente abili.
(Asca)

(Ri)trovare la salute mentale.

DECOLLATURA - Una serata per capire «come, dove e quando (ri) trovare la salute mentale»; questo il tema proposto dall'associazione New day e dal Centro di salute mentale di Decollatura, in collaborazione con alcune associazioni locali, segnatamente: Agorà, Cca e Arci, nell'ambito del “Progetto osmosi democratica”. La manifestazione si è svolta nell'Area polifunzionale di Decollatura e vi hanno preso parte tutti gli ospiti del centro, con le rispettive famiglia. Il responsabile, Antonio Lucchino, dopo l'esecuzione di due brani musicali, composti e suonati da un ragazzo che lavora nel Centro, ha introdotto la serata parlando di «gratuità di vivere con gli altri che è un aspetto fondamentale per queste persone leggermente malate psicologicamente, le cui patologie, spesso, non si conoscono. Come dice il titolo di questo incontro - ha detto Lucchino - bisogna cercare e ri - trovare la salute mentale; "ri" perché deve essere una riscoperta e trovare poiché le persone vengono da noi per stare bene con se stesse e non sentirsi sole». Concetti ribaditi anche da Maria Marasco, vicepresidente dell'associazione New day che ha tenuto a sottolineare come «le persone del Centro siano, non ammalati, ma soggetti più sensibili degli altri». Il vicepresidente, Mario Marasco ha, invece, focalizzato l'attenzione sui «rischi che, a causa dell'assenza di un piano sanitario regionale, esistono per queste realtà d'eccellenza nella quale, addirittura, vengono a lavorare persone di fuori a cui non importa percorrere dei chi lometri, perché, evidentemente - ha concluso - si sentono estremamente gratificati dall'ambiente in cui operano». E una delle protagoniste del Centro,Rosetta Mussari, ha manifestato, ancora una volta il suo entusiasmo per questa attività sottolineando che “qui (nel Centro ndr)non si ha a che fare con malattie, ma ci si occupa di salute. E' chiaro che l'educazione alla salute mentale comincia dall'età scolare, da quando si è bambini, ma, come aveva detto anche il responsabile, si può trovare anche sul posto di lavoro, nelle aziende e un po' dovunque » e, come ha concluso Lucchino. «bisogna recuperare parole come: amore, gioia, tranquillità che fanno parte del libro dei sogni ». La serata è proseguita con lo spetrtacolo del gruppo folk “I Calabruzi” e con un ottimo risotto preparato dal vicino ristorante Cardel e del buon vino locale, per festeggiare la vincita dei ricchi premi della lotteria abbinata alla serata.
Fonte: IlquotidianodellaCalabria


lunedì 22 settembre 2008

Scompaiono le scuole di montagna.

Su un totale di 43 Comprensivi ne resterebbero attivi 13 tra accorpamenti e chiusur e
La riforma Gelmini “colpisce” gli istituti dell’e n t ro t e r r a


Con il decreto del ministro alla Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini, per la scuola italiana sta davvero arrivando il momento della cura dimagrante. Una cura senza sè e senza ma che lascerà a casa circa centotrentamila insegnanti, in tre anni, e mette a rischio chiusura, o nel migliore dei casi accorpamento, tante piccole scuole, con meno di cento alunni, presenti soprattutto nei comuni con un numero di residenti inferiore a cinquemila. A rischio piccole scuole ma anche Istituti comprensivi perché la Gelmini li vorrebbe più grandi, capaci di gestire tra i cinquecento e i seicento allievi. Ciò ridurrebbe il numero di dirigenti scolastici dando un segnale di razionalizzazione che va oltre il semplice corpo docente. Le proteste non mancano anche perché ad essere colpiti di più saranno i comuni montani con seri problemi di viabilità interna. La provincia di Catanzaro non è immune da uno scenario che, in tre anni, dovrebbe ridisegnare totalmente, o quasi, la geografia degli istituti che garantiscono l'istruzione obbligatoria. Anche da noi insomma arriva lo spauracchio tagli a partire proprio dagli Istituti comprensivi, ovvero da quelle figure istituzionalizzare che, ad oggi, garantiscono una certa soglia di autonomia scolastica. Su un totale di quarantatrè attualmente operanti nella provincia, infatti, ne resterebbero, immuni da ogni modifica, soltanto tredici. In mezzo tanti da ricostituire con accorpamenti tra quelli già esistenti ma troppo piccoli secondo gli standard del ministero. Oltre a Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato superano la prova Davoli Marina, Curinga, Guardavalle, Falerna, Cropani, Feroleto Antico, Maida, Nocera Terinese, Botricello, Simeri Crichi e Sellia Marina. Negli altri frenesie e timori si fondono con quelli davvero troppo piccoli ormai rassegnati all'estinzione e quelli che hanno un numero di allievi vicino a 500, un po' più propensi a sperare in una sorta di ripescaggio dell'ultima ora o già alle prese con opere di convincimento verso quelli vicini e ancor più piccoli che, in ogni caso, dovranno scegliere con quale accorparsi. È il caso, tra gli altri, di Petronà, Gimigliano, Carlopoli e Decollatura e di chi questi Istituti li gestisce come per esempio Gina Guzzi a Petronà. Comuni di montagna che, appena affiora una nuova idea di tagli e risparmi, si trovano immancabilmente in cima alla lista. Poi ci sono casi più articolati e Taverna è uno di questi. Finora ha avuto due Comprensivi, con l'arrivo della riforma ne perderà uno ma, in fin dei conti, non vedrà, come i centri grandi, totalmente stravolta l'organizzazione scolastica. Insomma anche per i comprensivi sembra essere giunta l'ora delle grandi manovre per scongiurare la chiusura. Su di loro però i riflettori stentano ad accendersi perché la riforma Gelmini, con un decreto, non tralascia proprio nulla. Punta ad una rivoluzione che, partendo dal ritorno del grembiule, sta mobilitando il mondo della scuola.
Fonte: IlquotidianodellaCalabria

martedì 9 settembre 2008

Una ventina di studenti raggiungono l'Inghilterra

DECOLLATURA - Domani raggiungeranno l'Inghilterra i 22 giovani studenti dell'Istituto comprensivo "Michele Pane" inseriti nel progetto "European Citiziens: All toghether". L'ambìto progetto realizzato dall'Istituto "Michele Pane" in collaborazione con l'Unione Europea; il Ministero dell'Istruzione e la Regione Calabria rientra nel contesto della "Prevenzione della dispersione scolastica e formativa" Por Fse Calabria 2007/2013; azione 3.6.f. «L'obiettivo primario di tale azione - ha dichiarato la dirigente Maria Gabriella Greco - è la prevenzione e il recupero dell'insuccesso scolastico nonché la riduzione della marginalità sociale. Obiettivi entro i quali l'Istituto "Michele Pane" si è mosso con uno slancio ed entusiasmo, che hanno trovato vitalità nel desiderio primario di ricercare coerenza con gli indirizzi programmatici regionali in materia di capitale umano, nel rispetto dei destinatari dell'azione e delle tipologie d'intervento previsti dalla misura». Gli alunni appartenenti alle classi seconda e terza dell'istituto Pane, sono stati selezionati sulla base delle caratteristiche specifiche e delle motivazioni del finanziamento Por, per loro si aprirà domani uno scenario da sogno che durerà due settimane. Cambridge e Oxford sono le mete più ambite, ma non trascureranno di visitare il Buckingam Palace, Hampton Court e il Piccadilly Circus ed altro. La cura con la quale sono state pianificate tutte le fasi del viaggio, il rigore con il quale ogni azione decisionale è stata intrapresa conferiscono alla scuola ed ai suoi operatori il grande merito di tenere alla crescita del territorio locale e regionale «Cosa non da poco – come ha sottolineato la dirigente Greco- se si considera che così facendo, il nostro Istituto ha dato grande prova di apertura al territorio rendendosi , ulteriormente, luogo di pari opportunità e di crescita umana e sociale». La speranza di Maria Gabriella Greco è che gli alunni possano, grazie alle competenze acquisite, divenire cittadini calabresi protagonisti del mondo».
Fonte: GazzettadelSud





Nella foto: Avery Hill Campus, University of Greenwich (Residenza degli studenti di Decollatura a Londra)

lunedì 1 settembre 2008

Un parco per il Reventino.

Istituire il Parco del Reventino. E’ quanto sollecita Pino Campisi, componente dell’esecutivo del Partito democratico di Lamezia Terme, che rilancia un vecchia idea dell’ex consigliere regionale ed attuale assessore provinciale, Salvatore Vescio, il quale, ricorda, nel 2003 «fu il primo estensore di una buona legge regionale, purtroppo mai andata in porto». Ora, annuncia Campisi, «il Pd intende recuperare e sostenerne con forza il progetto poiché sulle tematiche di sviluppo economico c’è bisogno di condivisione e focalizzazione con obiettivi mirati . Anzi bisognerebbe “creare una community di dibattito ed interesse intorno al Parco per farlo diventare idea e progetto”». L’esponente democratico si dice convinto «che per il lametino l’istituzione del Parco , visto il risultato delle tante altre proposte di sviluppo, tutte archiviate o arenate, sarebbe come creare l’unica “fabbrica verde ” possibile e generatrice di nuove occasioni di lavoro. A sostegno di questa tesi c’è una domanda crescente di fruibilità nel turismo verde-ambientalista comprovata dai numeri. Infatti secondo l’ultimo “rapporto sul turismo nelle aree naturaliprotette curato dalla Compagnia dei Parchi nel 2007 si è in presenza di 155 milioni di presenze nelle sole aree parco, pari al 13,9 % dell’intera domanda turistica italiana”. Come non pensare, poi, che il Parco è l’unico strumento reale per sostenere l’economia della montagna, per fare fronte allo spopolamento e all’abbandono delle aree interne, facendo massa critica su progetti di microimpresa compatibili con lo sviluppo delle aree interessate, in particolare attraverso la produzione di tipicità, dell’artigianato di qualità, la ristorazione locale e tradizionale. E ancora, creando cooperative per la gestione delle iniziative determinanti e funzionali alla pianificazione del Parco». Occorre, però, a parere di Campisi invertire la rotta in quanto, fa notare, «tutto questo si scontra con la mancanza di una misura basilare e mirata che, almeno per quanto riguarda Lamezia, non viene prevista nel Documento Strategico e che, a questo punto, dobbiamo pur dire che rispetto alle tematiche ambientali manca una visione di sviluppo. Ancora è possibile intervenire, modificare, integrare , tanto più che il Piano strategico, hanno scrito, è per definizione un documento aperto e tra l’altro, nel prevedere già otto “progetti strategici”, emerge il Piano del turismo e nel documento generale vengono previsti “azioni di tutela dell’ambiente e di valorizzazione delle risorse umane”. In buona sostanza bisogna inserire in modo chiaro la voce : “istituzione del Parco del Reventino”. Al momento, ed è un fatto straordinariamente importante, l’on. Amato si è impegnato a presentare nelle prossime settimane il nuovo disegno di legge sull’istituzione del Parco in Consiglio regionale. Tanto più che le risorse, una volta approvata la legge, non solo sono possibili e già previste ma potrebbero essere anche ingenti e produttive come è indicato nel nuovo Por Calabria 2007/2013». In più, conclude Campisi, «il Progetto Parco del Reventino sarebbe certamente sostenuto dall’assessore Maiolo il quale ha sempre creduto alle forme di sviluppo provenienti dal territorio».

Fonte: CalabriaOra
Foto: http://www.flickr.com/photos/24442054@N03/2316474467/ (lolli)

mercoledì 27 agosto 2008

Lavori fermi sulla superstrada del Savuto

SOVERIA MANNELLI - Sembra che procedano a rilento i lavori relativi al primo lotto di costruzione degli iniziali 10 chilometri di strada che attraversa la valle del Reventino e che servirà da collegamento tra le superstrade dei Due Mari e del Medio Savuto. In pratica il tracciato completo del progetto originario disegnato negli anni Ottanta dovrebbe costituire una specie di trasversale che congiunge l'autostrada A3 Salerno-Reggio (uscita Altilia-Grimaldi) alla superstrada dei Due Mari (nell'area industriale di Marcellinara) il cui intero tratto dovrebbe essere percorso in poco più di 30 minuti. Il sindaco di Soveria Mannelli incalzato da diverse segnalazioni di cittadini ha inviato un telegramma al presidente della Provincia, Wanda Ferro, nel quale si evidenziano oltre alla lentezza nell'esecuzione dei lavori alcune situazioni di disagio per l'interruzione del traffico e la chiusura al transito di una strada provinciale al confine tra le province di Catanzaro e Cosenza per la costruzione di un cavalcavia, nei pressi di Borboruso, frazione del comune cosentino di Pedivigliano, iniziato da circa 6 mesi ed ancora in corso d'opera. Analoga iniziativa di segnalazione ha fatto sapere il sindaco Lucio Costanzo di Pedivigliano: anche lui provvederà ad inviare al presidente della Provincia una sollecitazione. «Giungono all'attenzione dell'amministrazione comunale continue e pressanti proteste per il rallentamento dei lavori di costruzione della superstrada del Medio Savuto, che generando permanentemente l'interruzione del traffico lungo la provinciale Soveria Mannelli-Borboruso-Pedivigliano, crea grave disagio per i cittadini costretti ad un percorso alternativo lungo e tortuoso. Da qui la richiesta di un intervento autorevole e risolutivo». È quanto scrive il sindaco di Soveria Mannelli Leonardo Sirianni al presidente di Palazzo di Vetro. Eppure nei mesi scorsi lo svolgimento dei lavori procedeva spedito, tanto che in poco tempo sono state poggiate le prime travi sul viadotto che unisce quella serie di piloni innalzati negli anni Novanta, rimasti incastonati per più di 15 anni nel mezzo del pianoro nei pressi di Santa Margherita, in territorio comunale di Decollatura. Se prima nelle cronache locali divenne famosa coma "la strada che non c'è", adesso si potrebbe rimodernare l'adagio con "la strada che ogni tanto c'è". In effetti se nel percorso a valle, nel territorio tra Soveria Mannelli e Decollatura, sono state poggiate le travi sui piloni che definiscono il transito per giungere nei pressi della stazione ferroviaria di Serrastretta-Carlopoli, anche a monte la società aggiudicataria dei lavori ha avviato altri cantieri dell'opera iniziando l'esecuzione della galleria di circa un chilometro (nei pressi di Borboruso), da questo punto la strada s'innesta nell'attuale svincolo di Villanova sulla superstrada 616 (che da Coraci scende fino ad Altilia) per arrivare allo svincolo dell'autostrada Altilia-Grimaldi. In prospettiva quindi il nuovo asse stradale costituirà un'arteria tra le due Cosenza e Catanzaro, e collegherebbe anche decine di altri centri intermedi di collina e montagna. La superstrada del Medio Savuto costituirà così una concreta occasione di sviluppo e l'interruzione dell'isolamento infrastrutturale di una vasta area interna attrezzata di grandi risorse e potenzialità.
Fonte: Gazzetta del Sud

giovedì 14 agosto 2008

Vacanzieri ripuliscono Cerrisi

DECOLLATURA - Si sono ritrovati dopo tanti anni e si sono improvvisati "operatori ecologici". I tre amici Frank Cerra proveniente da New York, Rosalino Molinaro residente in provincia di Torino e Antonio Luciano proveniente da Lamezia Terme non hanno "digerito" che la loro amata frazione di Cerrisi fosse "ornata" di rifiuti urbani e così armati di scopa e paletta si sono trasformati in netturbini. E' bastato solo uno sguardo e nonostante la intonazione linguistica diversa, il dialetto calabrese ha avuto la meglio, per cui animati di buona volontà e degli arnesi del mestiere si sono immediatamente compresi ed hanno iniziato di buon ora a ripulire le strade della frazione. E' solo verso le dodici che la piazza Dante dove è ubicata la magnifica Chiesa Maria Addolorata di Cerrisi appare come passata a cera; la stessa cura è stata dedicata dai tre "netturbini" alla via Roma e le sue viuzze interne. Una maniera singolare per festeggiare il ritrovarsi, anche se solo per il breve periodo vacanziero. In questi giorni in cui il paese si è distinto per i cassonetti ricolmi di immondizie, i tre amici volevano ritornare nelle loro abitazioni lontane . «Magari potremmo essere presi come esempio», hanno dichiarato Frank e Antonio Luciano.
Fonte: Gazzetta del Sud

venerdì 8 agosto 2008

Le lepri nel cuore del Reventino.

DECOLLATURA - Nel cuore del monte Reventino, nasce un'azienda molto particolare che, oltre ad essere immersa nel verde di castagni secolari (tra i pochi rimasti), si distingue per la produzione di uno dei mammiferi più amati dai cacciatori italiani e calabresi, ovvero la lepre. Ad occuparsi di questo curioso e innovativo settore sono due donne, Rosa e Angela Giuseppina Tomaino, da qui il nome “Due T”, coadiuvate ed aiutate da tutta la famiglia, in particolare Serafino e il figlio Emilio e Antonio Nicolazzo, tutti impegnati, insieme anche ad altri componenti del nucleo familiare, quasi 15 ore al giorno a curare tutte le attività. Suscita quindi grande curiosità e interesse in tutti gli appassionati del settore e non, poiché è davvero insolito, da queste parti, imbattersi in allevatori che hanno avuto voglia di osare e rischiare l'avvio di un'attività onerosa e tutt'altro che sicura. Come hanno, del resto, rivelato i proprietari: «Ci siamo chiesti, a un certo punto, con pochi capi all'attivo, se era davvero il caso di proseguire,ma la nostra tenacia e un po' di fortuna, ci ha permesso di sopravvivere a quel momento e di diventarte un punto di riferimento e un esempio per tutti coloro che hanno voglia di fare cose nuove». Oltre 300 esemplari custoditi in gabbie altamente professionali e allevati con un metodo naturale, sono il fiore all'occhiello di una delle poche aziende che nel comprensorio lametino allevano questi quadrupedi. «Dopo i sacrifici - dicono Rosa ed Angela - sono arrivate le soddisfazioni. Riuscire ad essere tra i pochi, in zona, a garantire forniture a livello provinciale e regionale di capi per i ripopolamenti e le immissioni che vengono periodicamente effettuate, è motivo di grande orgoglio, ma anche uno stimolo a fare sempre meglio». Dietro l'allevamento delle lepri, che è sicuramente il leit motiv dell'azienda, però, c'è altro ed è rappresentato da unastoria importante. Il fondo Ferrarico, così si chiama la zona su cui sorge l'allevamento, infatti, fin dai tempi della dominazione dei francesi in Calabria (1806-1815), appartenne ai Minori conventuali di Martirano e, dopo molte controversie, con sentenza commissariale del 18 febbraio 1926, ritornò ad essere reintegrata nel territorio di Decollatura-S.Bernardo. Ciò avvenne per opera di un erede degli originari possessori (De Gattis e De Medici di Martirano ndr), Salvatore Renda, già parlamentare in periodi pre e post bellico (1913 - 1919), famoso per aver realizzato il sogno dei nicastresi di veder nascere l'acquedotto che, dalle montagne della Sila, portava il prezioso liquido nella Piana. Del rinomato fondo Ferrarico si era occupata, qualche anno fa, anche la trasmissione televisiva Linea Verde, che aveva esaltato la bellezza e l'importanza del secolare castagneto (circa 10 ettari di superficie) che circonda la proprietà. «La bellezza - aggiungono i proprietari - e l'importanza del luogo ci hanno spinto ad iniziare i lavori di ristrutturazione della vecchia casa appartenuta all'onorevole Renda, per cercare di riportarla ai fasti di un tempo. Con l'apertura di un agriturismo, vorremmo creare un piccolo parco naturale con sentieri e percorsi guidati suggestivi».
Fonte: Ilquotidianodellacalabria

giovedì 7 agosto 2008

Bruciata l'auto di ex assessore

DECOLLATURA - Data alle fiamme la Ford Mondeo di Giuseppe Gallo ex assessore comunale. Il fatto è avvenuto verso la mezzanotte di domenica scorsa ma è stato reso noto solo oggi. Le fiamme si sono sviluppate dallo pneumatico posto al lato della guida dell'autovettura e il sopraggiungere del proprietario ha evitato il propagarsi delle fiamme. Non si conoscono gli autori del vile gesto compiuto nei confronti di una persona nota nel centro montano per essere rispettoso della legge fino ad oltranza, e neanche l'uomo che sotto shock ha raccontato l'avvenimento, riesce a trovare una motivazione. «Stavo rincasando verso le 23.40», ha raccontato, «e appena arrivato a casa ho notato i bagliori delle fiamme che si sprigionavano dalla mia auto. Mia moglie con i miei figli erano in casa ancora svegli, e nell'abitazione vicina alla mia c'era mio fratello, ma neanche lui s'era accorto di nulla». Gallo ha ricoperto la carica di assessore comunale dal 1999 al 2006 fino all'insediamento della commissione d'accesso prefettizia nel Comune di Decollatura, e conduce da sempre una vita lineare. «Se avessi avuto qualche cosa da temere», ha dichiarato, «non avrei da sempre lasciato il cancello di casa aperto e l'auto incustodita». Intanto la locale stazione dei carabinieri che dipende dalla Compagnia di Soveria Mannelli ha avviato le indagini per risalire agli eventuali responsabili e dai primi accertamenti sembrerebbe che per dare fuoco allo pneumatico sarebbe stata utilizzata dei cubetti di "diavolina" che servono solitamente per accendere i camini.
Fonte: Gazzettadelsud

martedì 5 agosto 2008

I boschi di Decollatura tra i siti di interesse comunitario.

Una conferenza dei capigruppo pre-ferragostana quella presieduta ieri mattina dal presidente del consiglio provinciale, Peppino Ruberto. All’ordine del giorno il coordinamento dell’incontro di domani mattina per il saluto della presidente della Provincia Wanda Ferro e degli inquilini dell’aula Ferrara al prefetto Salvatore Montanaro, in partenza per Arezzo. I rappresentanti dei gruppi degli opposti schieramenti presenti a Palazzo di Vetro hanno stabilito che le commissioni e gli organismi correlati all’attività amministrativa vanno in vacanza da venerdì 8 agosto: si rientra al lavoro lunedì 18 agosto. Il prossimo consiglio provinciale, invece, dovrebbe tenersi mercoledì 27 agosto: all’ordine del giorno una serie di debiti fuori bilancio. In vacanza anche il centrosinistra che ha deciso di far slittare la riunione del martedì istituzionalizzata dal capogruppo del Partito democratico, Enzo Bruno. Ieri pomeriggio si è riunita anche la Giunta presieduta da Wanda Ferro, oltre a pratiche di carattere finanziario e legale, via libera a un provvedimento relazionato dall’assessore all’Ambiente, Maurizio Vento. Approvato, infatti, il progetto relativo all’individuazione dei siti per la Rete “Natura 2000”, richiesta dalla Direttiva “Habitat”. La sua attivazione e la sua corretta gestione costituiscono un vincolo di legge per tutti i Paesi membri che hanno ratificato la direttiva stessa coinvolgendo in diversi livelli tutti gli enti locali. Fanno parte della “rete” “Natura 2000” i siti candidabili ai sensi della Direttiva “Habitat”, denominati dapprima Sic (cioè Siti di Importanza Comunitaria) e, una volta approvati dai singoli Stai membri, Zsc (Zone Speciali di Conservazione). Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno indicato tutti i siti potenzialmente candidabili (Sic) e stanno ultimandosi i lavori delle diverse Conferenze biogeografiche che, per ogni regione bio-geografica europea, elaborano le liste finali dei Sic che saranno approvate dalla Commissione Europea. Tra i siti indicati dalla Provincia di Catanzaro zone montane che rientrano nei Comuni di Guardavalle e Decollatura.
Fonte: CalabriaOra

Per info: http://www.provincia.catanzaro.it/modules/icontent/index.php?page=156

giovedì 31 luglio 2008

Festival di musica africana.



DECOLLATURA - L'associazione no profit “Mama Africa Calabria onlus” in collaborazione con il comune di Decollatura sarà protagonista del I festival di musica africana “Radici d'ebano”. Una due giorni che aprirà (1 e 2) alla grande il mese di agosto decollaturese, e sarà dedicata interamente alla musica mediterranea e ai suoni del continente africano con artisti provenienti da Senegal e Mali che proporranno sonorità e i ritmi di quei paesi, ma che vedrà protagonisti anche formazioni calabresi come i “Ter - ra di Calabria”, gruppo etno-popolare. Ogni giorno dalle 16 alle 18 si potrà prendere parte a stage di percussioni e danze africane -nel contempo saranno proposte attività culturali ed esposti stands-; dalle 21 alle 1,30 si alterneranno sul palco, allestito nel parco comunale di Decollatura, teatro dell'evento, artisti del calibro del percussionista malese Baba Sissoko e del M° senegalese Bala Diabate, oltre ai Terra di Calabria e ai Tamburi di Goreé -isola del Senegal-. La notte, invece, sarà dedicata ai ritmi frenetici di hip hop-lounge, reggae ragga e dancehall proposte da Dj set Dancehall e Dj Mamafrica. All'interno del parco (ingresso gratuito) si potrà campeggiare liberamente e ci sarà a disposizione un punto ristori sempre aperto.Per info: mamafrica.calabria@hotmail.it o www.myspace.com/mamafrical otelefonare ai numeri 3206493187-3926742389.
Fonte: Ilquotidianodellacalabria

martedì 29 luglio 2008

Pro loco, nuova sede e diverse iniziative

DECOLLATURA - Parte sabato prossimo con l'inaugurazione della nuova sede la presentazione del programma della Proloco per l'estate. Con il patrocinio della Provincia e la collaborazione del Comune, l'ente per la promozione del territorio locale si presenta con un direttivo rinnovato ed un lungo programma estivo. Abbandonato il locale di via Umberto per spostarsi nella nuova sede di via Vittorio Veneto, la Proloco si avvale dell'inaugurazione del locale per riunire i numerosi soci e presentare la brochure curata dal presidente Michele Astorino. Un convegno sulla "Carta stampata italiana dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri" apre le manifestazioni. Seguono altre iniziative: una mostra di antiche e rare testate giornalistiche che si potranno visitare dal 4 al 6 agosto; una pagina interamente dedicata alla cultura sarà rappresentata nella biblioteca comunale il 9 agosto: il poeta Michele Pane sarà protagonista dell'estate attraverso una "Relazione insolita" di Vannella Butera e i viaggi "America-America" di Giuseppe Musolino, in una manifestazione moderata da Emilio Pane. Michele Astorino, presidente della Proloco, sottolinea come la realizzazione del cartellone abbia non solo lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio, ma anche quello di allietare le vacanze dei turisti presenti nel paese montano. «Abbiamo cercato di spaziare in diversi campi per soddisfare le varie esigenze», dice, «molti giochi popolari di origine arcaica, come la gara del formaggio prevista il 17 agosto e alcune manifestazioni di carattere culturale: sarà infatti messo in scena "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello dal laboratorio teatrale il "Cerchio" il 12 agosto». Il presidente aggiunge i ringraziamenti «a quelle associazioni e ai privati che hanno collaborato con la Proloco per la realizzazione del programma, e l'amministrazione comunale per l'energica cooperazione». L'estate offerta dalla Proloco si protrarrà fino a settembre, con diverse mostre fotografiche dedicate all'Arma dei carabinieri, alle Ferrovie della Calabria e all'arte con "I colori di Franca". Il tutto alternato alle varie feste patronali.
Gazzetta del Sud
Foto:www.skiroll.it/.../gara/ruzzolone/ruzzolone.htm

venerdì 25 luglio 2008

Il Reventino tra storia e cultura.

Affrontando il tema ambientale e la valorizzazione del territorio, Marcello Chiodo, geologo di Soveria Mannelli, ci ha parlato di uno studio geologico sul Monte Reventino condotto da un gruppo di ricercatori tra il 1999 e il 2000. « Ho preso parte ad alcune escursioni finalizzate alla conoscenza delle struttura e l’evoluzione geologica del Reventino. Durante questi studi sono state osservate interessanti strutture litiche che in base alla forma e alle dimensioni sono state ritenute possibili megaliti. Successivamente abbiamo “disegnato” un percorso, difatti percorrendo la ss 19 da Lamezia Terme in direzione Soveria, la vasta macchia mediterranea che si affaccia sul mar Tirreno lascia il passo alla fitta vegetazione arborea dell’entroterra, nel contempo la freschezza del clima montano sostituisce la brezza marina. Dopo aver attraversato il passo di Acquavona, si apre la vista ad un ampio bacino intramontano caratterizzato da una pianura alluvionale e da un sistema di torrenti le cui acque convogliano nel fiume Amato che sorge dal monte S. Maria a quota 1000 m. I corsi d’acqua a regime torrentizio con il trasporto e il deposito del loro carico solido, insieme alla morfologia dei rilievi, hanno permesso la formazione di questo caratteristico bacino subpianeggiante adatto al pascolo e all’agricoltura. In questa zona affiorano diffusamente rocce metamorfiche profondamente alterate, finora attribuite ad unità tettoniche di derivazione alpina. I tratti fisiografici, il patrimonio boschivo e il clima mite ne fanno una zona paesaggisticamente tra le più interessanti della regione. Sulla carta topografica in scala 1:25.000 dell’IGM (Istituto Geografico Militare) la parte del Reventino in cui si trovano i megaliti viene identificata con il toponimo Pietre Pagane. Vi si accede seguendo un sentiero sterrato ad Est dell’abitato di Cerrisi nel comune di Decollatura. Sul terreno i megaliti sono avvolti dal rigoglio della vegetazione e anche per questo trascurati dai passanti Le strutture megalitiche sono dislocate in un area di circa 3000 metri quadrati. Si intuisce che esse possano occupare un’area più vasta ma attualmente la reale estensione non è verificata. E’ stato osservato che l’area megalitica verso monte si arricchisce di elementi sempre più complessi. La prima significativa struttura viene rilevata a quota 800 m, mentre la struttura principale, posta al limite del nostro ipotetico perimetro, ad un’altitudine di 1000 m. La prima struttura è costituita da un corpo centrale composto da massi accatastati circondati da una serie di blocchi minori disposti in circolo. I singoli massi che compongono il corpo centrale hanno diametro di 2- 3 m, peso superiore alla tonnellata e forma variabile. La diverse forme possono essere indice di diversa funzione strutturale. Probabilmente la caotica disposizione dei massi è dovuta ad un eventuale crollo della proto struttura, causato da fattori ambientali (tettonici e climatici) molto attivi in questa zona. I singoli blocchi, disposti in cerchio intorno al corpo centrale, sono coperti dalla vegetazione del sottobosco, presentano forma sub sferica con diametro intorno ad un metro. La struttura principale è formata da 3 megaliti di grosse dimensioni la cui altezza è di 4- 5 m e il peso di alcune tonnellate. I singoli massi sono sbozzati, di forma prismatica, conficcati nel terreno in posizione verticale e si presentano allineati con gli assi paralleli tra di loro e orientati a Nord. Il terreno immediatamente sottostante rimbomba su percussioni in superficie. Poco distante da questa struttura si sviluppano strutture aventi forma e dimensioni variabili». Una visita a questo luogo è in ogni caso ricompensata dalla bellezza e suggestività del Monte Reventino che merita di essere conosciuto meglio grazie anche a gite ed escursioni a piedi.
Fonte: Calabria Ora


giovedì 24 luglio 2008

Approvato il bilancio consuntivo

DECOLLATURA - Approvato il conto del bilancio per l'anno 2007 in sede di pubblica assise. Il consuntivo, approvato solo dai consiglieri di maggioranza, è stato oggetto di lunga riflessione da parte del consigliere di minoranza e capogruppo Luciano Molinaro. In sede di consiglio Molinaro pur evidenziando un attivo da parte del comune di 4000 euro, ha sottolineato che gli amministratori devono rendere conto delle spese sostenute per cui, per quanto percepiscano una quota contenuta, non è accettabile l'indennità amministrativa di 46.000 euro elargita agli amministratori «dal momento che non tutti hanno dimostrato di meritarlo, ci sono assessori che in maniera ponderante hanno brillato per le loro assenze durante sedute atte all'emanazione di leggi per il comune». E' indispensabile, ha osservato il consigliere Molinaro che in un periodo di crisi economica, i consiglieri per primi possano essere da esempio, ha incalzato «proprio perché viviamo in tempo di ristrettezze, ritengo che occorra un attimo di riflessione per quanto concerne la spesa di 9.500 euro per il funzionamento e lo staff del sindaco». Lo staff del sindaco a detta del consigliere di minoranza dovrebbe essere di spessore e di alta professionalità per svolgere mansioni strettamente legate al ruolo che gli compete secondo norma. «Se il desiderio primario è quello di aiutare qualcuno è indispensabile trovare le modalità corrette e non impiegare componenti dello staff in mansioni diverse». L'elenco delle determinazioni che a parere del capogruppo di minoranza destano perplessità si fa lungo e il consigliere, che invita caldamente gli amministratori a attenersi alla legge, si sofferma sulla determinazione che ha previsto una spesa di 50.000 euro per un contratto effettuato con il servizio di telefonia Wind. «Nel 2004 il comune ha sottoscritto con la Wind un contratto per cento telefonini e 100 schede». Molinaro si chiede a chi siano stati consegnati. «I cellulari- ha prontamente chiarito il sindaco Mario Perri- sono stati assegnati ai dipendenti; amministratori; socialmente utili e protezione civile. Dato l'esiguo costo di sole 20euro alcuni soggetti hanno acquistato più di un cellulare. Inoltre il pagamento è stato effettuato attraverso l'indennità di carica, lo stipendio oppure i gettoni di presenza per quanto concerne la protezione civile, infatti la somma appare decurtata dalla busta paga». Su questo argomento il sindaco si è riservato di fornire chiarimenti più dettagliati mentre si è accesa la discussione nella trattazione del punto relativo all'interrogazione avente oggetto: "Alloggi di edilizia residenziale pubblica di via Piano Cappuccio e graduatorie degli aspiranti all'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica". L' argomento oggetto di interrogazione da parte del consigliere di minoranza Mario Tomaino riguarda l'annoso problema della mancata assegnazione delle case popolari di via Cappuccio completate il 31 maggio dell'anno 2005 e la mancata, a quanto dichiarato da Tomaino, esposizione della graduatoria prevista. «Vorrei sottolineare - ha dichiarato il sindaco - che l'Aterp non ha mai comunicato al comune la documentazione che attesta il completamento dei lavori, non sono mai state presentate all'ufficio tecnico le dovute certificazioni per richiedere il certificato di abitabilità da cui ne consegue la mancata assegnazione degli alloggi». Non soddisfatto Tomaino chiede come mai il sindaco non abbia mai indirizzato alcuna richiesta all'Aterp che di contro ha inviato una diffida (protocollo 126 del 09/01/08) in cui si evince che la Aterp «invita il comune a dotare il fabbricato delle opere di urbanizzazione primaria» e «invita l'amministrazione di Decollatura a procedere all'assegnazione degli alloggi». Sono stati approvati altri punti previsti all'ordine del giorno: approvazione statuto del comitato di coordinamento del Centro commerciale naturale e approvazione regolamento del centro comunale di educazione, tutela, ricerca e documentazione ambientale.
Gazzetta del Sud

mercoledì 23 luglio 2008

Depuratore/2, Una commissione d'inchiesta tra 21 Comuni (Ci siamo anche noi...naturalmente!)

«Ormai da tanti anni i vostri concittadini sono costretti a fare i conti con livelli inaccettabili d'inquinamento delle acque di balneazione del Golfo di Sant'Eufemia. Questa situazione, più volte riscontrata, ha comportato conseguenze gravi sull'economia dell'intero Lametino oltre che un aggravio di spesa per la pubblica amministrazione costretta a continui interventi d'emergenza». Esordisce così in una lettera aperta inviata a tutti i consiglieri di Lamezia e di altri 20 Comuni del comprensorio firmata da Luciano Rimini del circolo "Argada" di Rifondazione comunista. Il Prc in sostanza chiede la creazione di una commissione di controllo paritetica per monitorare innanzitutto l'attività del depuratore di San Pietro Lametino e poi la qualità del mare. Sostiene Rifondazione: «Nei fatti, con l'inefficienza e l'inefficacia del sistema di depurazione delle acque, si è ripetutamente negato un diritto inalienabile per tutti». Luciano Rimini allora avanza la proposta: «La cronaca di questi giorni ci parla ancora dell'emergenza depurazione che contribuirà a rendere fallimentare l'ennesima stagione balneare. Una situazione che richiede un'azione forte e unitaria di tutti i consigli comunali del Lametino per interpretare con concretezza l'indignazione dei loro concittadini. Per tutto questo vi chiediamo di fare vostra una mozione e di impegnarvi a chiedere la convocazione urgente dei vostri consigli comunali da dedicare ad una discussione specifica». La lettera è stata inviata ai consiglieri lametini e di Decollatura, Soveria Mannelli, Carlopoli, Serrastretta, Platania, Feroleto Antico, Pianopoli, Maida, Jacurso, Cortale, San Pietro a Maida, Curinga, Gizzeria, Falerna, Nocera Terinese, San Mango d'Aquino, Conflenti, Martirano, Martirano Lombardo e Motta Santa Lucia. Nel modellino di mozione proposto da Rifondazione si chiede «la costituzione di una commissione indipendente di esperti sulla gestione degli impianti di depurazione di Lamezia e di Nocera per avviare al più presto un'indagine dettagliata che ne verifichi definitivamente l'efficacia e l'efficienza, il rispetto delle normative vigenti, il corretto rapporto addetti/impianto, i costi effettivi necessari a renderli efficaci ed efficienti». Contemporaneamente c'è la richiesta che «vengano esautorati dai loro incarichi i funzionari che hanno avuto responsabilità nella fallimentare gestione della depurazione», ma anche di «di valutare la possibilità di chiedere il risarcimento per il danno applicando il principio che inquina paga, senza usare denaro pubblico per pagare i danni ambientali». E ancora: «Chiedere con forza che gli organi competenti (Provincia, Ato, Arpacal e Regione) rendano effettivo il diritto dei cittadini all'informazione in materia di politica ambientale rendendo pubblica tutta la loro documentazione in merito all'ammontare dei finanziamenti erogati per la progettazione, realizzazione, manutenzione e interventi straordinari sulle piattaforme depurative di Lamezia e Nocera, oltre che la documentazione sulle analisi delle acque di depurazione, sui controlli effettuati e le realizzazioni tecniche sugli impianti». Infine nella mozione è contenuta la richiesta di «impegnare il sindaco ad inviare copia della mozione stessa al presidente della Provincia e a tutti i capigruppo consiliari, al presidente della Regione e all'assessore competente, ed a tutti i sindaci del Lametino».

Fonte: Gazzetta del Sud


In alto: depuratore di Decollatura, apparentemente integro ma non funzionante da diversi anni. Al centro: particolare di un pozzetto del condotto fognario, sversante nel vicino torrente a causa del mancato funzionamento del depuratore.
In basso: Vicino torrente o proseguimento del condotto fognario?

venerdì 27 giugno 2008

No alle pale eoliche sul Monte Reventino!

Lamezia - Francesco Bevilacqua interviene nel dibattito sul progetto di parco eolico sul Monte Reventino.
«Sono co-firmatario - esordisce - insieme al professore Vincenzo Villella, della lettera spedita da Italia Nostra a tutti gli enti locali della Comunità Montana Monti Reventino-Mancuso-Tiriolo. Intervengo, pertanto, sia nella mia veste di socio della sezione lametina di Italia Nostra, sia come ex delegato regionale del Wwf Calabria (avendone avuto apposito mandato dal Presidente Alfredo Salzano), sia, infine, a titolo personale.
Il nostro allarme - precisa - per la possibile allocazione di pale eoliche su tutto il gruppo montuoso del Reventino nasce da fatti concreti: in alcuni punti dei crinali sono state collocate centraline di rilevamento del vento ed io stesso ho incontrato alcuni tecnici con una centralina mobile. Ho avuto notizia da diversi amici di vari comuni, sensibili al problema, che sedicenti 'sviluppatori' (ossia procacciatori di consensi da parte degli enti locali) sono già in contatto con amministratori e privati per 'comprare' (letteralmente) le autorizzazioni alla dislocazione delle pale. La nostra contrarietà a questo ennesimo progetto di parco eolico in Calabria non è né ideologica né pregiudiziale.
Né credo - aggiunge fra l'altro - che l'eolico vada accantonato tout court: non ci siamo opposti, ad esempio ai parchi eolici che sono stati istallati nella zona di Spezzano Albanese e lungo l'Istmo di Marcellinara. Mentre ci siamo battuti contro il parco eolico che ha deturpato le montagne di Maida, Cortale etc.). La differenza tra i vari siti non è da poco: i primi due sono siti 'sacrificabili' al deficit energetico italiano (non quello regionale, visto che produciamo più energia di quanto ne consumiamo) in quanto di scarso pregio ambientale e paesaggistico, il secondo no. Lo stesso dicasi per il Monte Reventino. Negli attuali parchi nazionali (Pollino, Sila ed Aspromonte) non c'è nulla che i residenti non possano fare se non quello che le leggi ordinarie proibiscono, salvo la caccia. Dico questo per impedire che qualcuno torni a raccontare la favola che nei parchi non si possono nemmeno raccogliere le castagne.
Ci opponiamo - prosegue - alla collocazione di pale eoliche sul Reventino (e sulle altre montagne della comunità montana) perché riteniamo che quei paesaggi, di altissimo valore ambientale, vadano adeguatamente protetti, secondo i principi ed i criteri individuati dall'articolo 9 della Costituzione, dalla Convenzione Europea sul Paesaggio sottoscritta a Firenze nel 2000 e ratificata dall'Italia con la legge 14/2006 e dal Testo Unico sui beni Culturali e sul Paesaggio. Quando parliamo di paesaggio, dunque, non parliamo di un'entità astratta né di un concetto ideologico o romantico. Stiamo parlando di uno dei beni fondamentali del Paese. Questo ci insegnano da anni gli antropologi e gli storici del paesaggio e questo troviamo ormai scritto persino nelle leggi: il paesaggio contribuisce a formare l'identità culturale di un popolo, al pari delle sue tradizioni, della sua storia, delle sue espressioni art-istiche.
E così - va avanti - è per il paesaggio del Reventino. Complessivamente risparmiato dalle piaghe del caos edilizio ed urbanistico che hanno devastato molte altre zone della Calabria, il gruppo del Reventino conserva ancora panorami straordinari (godibili proprio da quei punti in cui si vorrebbero collocare le pale eoliche), boschi estesi e monumentali (nonostante i tagli), monumenti di roccia, valli e gole fluviali, cascate, antichi segni dell'uomo quali borghi rurali, ruderi di antichi monumenti e di dimessi opifici, rifugi di pastori e contadini, sentieri, mulattiere, acquari, luoghi di culto etc.. Sono questi i luoghi descritti con stupore da tanti viaggiatori stranieri da Swimburne e De Tavel, ed amati da grandi poeti come Butera, Mastroianni, Pane, Berardelli, Costabile. Non credo che faremmo un bene né al territorio né alle popolazioni che vi risiedono costellando il crinale del Reventino o di Serralta di decine di torri alte settanta metri collegate da vere e proprie autostrade fatte a suon di ruspe, sbancamenti e diboscamenti. Certo, le lusinghe dei compensi (legati comunque all'effettiva produzione di energia elettrica e quindi altamente rischiosi) potranno far sognare qualche amministratore comunale con problemi di bilancio, ma cosa gli rimarrà dopo aver svenduto il bene primario del suo territorio, il paesaggio? O succederà come è accaduto ad Isola Capo Rizzuto, dove, dopo aver fatto costruire il più grande parco eolico d'Italia, gli amministratori si sono accorti che quello scempio fa scappare i turisti, che cercano proprio paesaggi densi di identità e sapientemente tutelati. È su questo tipo di bene comune - conclude - che le comunità del Reventino intendono investire. Sono fiducioso che la gente dei paesi del Reventino, le associazioni, le pro-loco, tutti gli uomini di buona volontà sapranno impedire questo ennesimo scempio ambientale.

"Cuazzu pilatu" prima dell'istallazione delle centraline.

"Cuazzu pilato" con centralina per il monitoraggio del vento(spezzata )

venerdì 23 maggio 2008

Arrestati i coniugi “pusher”

I carabinieri bloccano la piazza di spaccio gestita da una coppia soveritana.

SOVERIA MANNELLI-Il modello è quello del pusher moderno: giovane, sui trent’anni, senza precedenti, con un lavoro di facciata, convivente o più spesso sposato, vita tranquilla che non dà adito a sospetti. Con in più, però, “l’hobby” degli stupefacenti. E non della piccola dose da dividere con qualcuno, ma un vero e proprio professionista che attraverso la “diversificazione del prodotto” consente ampia scelta ai suoi clienti. Lo scorso fine settimana, i carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli hanno messo i sigilli alla fiorente attività, aprendo invece le porte del carcere di San Francesco alla giovane coppia di Soveria Mannelli che aveva avviato una piazza di spaccio nel centro montano. I militari dell’Arma avevano da tempo notato un aumento di giovani trovati in possesso di modiche quantità di sostanza stupefacente. Per loro si è attivata la procedura di segnalazione al Prefetto, mentre hanno iniziato attente indagini sui pusher. La svolta decisiva è arrivata quando hanno fatto irruzione in una villetta della periferia di Soveria Mannelli. Completamente sbigottito alla vista dei militari, il giovane G.L.G., trentenne soveritano, ha tentato di sviare l’attenzione dei Carabinieri che però non hanno perso di vista l’obbiettivo della loro azione e così hanno iniziato subito una perquisizione dell’intera area. Ricerca fruttuosa perché i militari hanno rinvenuto numerose dosi di sostanza stupefacente di vario tipo: un “supermercato” fornito di eroina, hashish e marijuana, parte già suddivisa in dosi e pronta per essere immessa nel mercato. L’azione degli uomini dell’Arma non ha risparmiato J.I., la giovane moglie del trentenne che, “socia in affari” del marito, nel corso delle operazioni di polizia ha anche tentato di disfarsi di parte dello stupefacente, venendo però bloccata dall’azione rapida dei militari. Sono scattate così le manette ai polsi dei due coniugi e, contemporaneamente, alcune perquisizioni nel centro cittadino. L’uomo è stato condotto al carcere di Lamezia Terme, mentre la donna è agli arresti domiciliari. Comparsi nella giornata di sabato davanti al Tribunale della piana, il Giudice, ha convalidato gli arresti. Un’operazione importante, quella dei Carabinieri di Soveria, che ha bloccato una “piazza di spaccio” rilevante e con potenzialità elevate sotto il profilo della pericolosità sociale.
Fonte: CalabriaOra

martedì 20 maggio 2008

Due progetti sociali attivati al CSM

DECOLLATURA - "Piccoli cadeau realizzati da mani tremanti", è lo slogan che accompagna le preziose bomboniere realizzate dagli ospiti del Centro di salute mentale di Decollatura.
La struttura occupa alcuni locali del poliambulatorio di piazza Perri è una realtà che opera da diversi anni sotto la guida dello psicologo Antonio Lucchino e dello psichiatra Pietro Scardamaglia, accoglie numerosi pazienti anche durante le ore diurne dove possono fruire della mensa due volte la settimana. Nonostante fosse una realtà consolidata verso la fine del 2006, per alcune scelte aziendali dell'Asl n° 6, si paventava la chiusura del centro così i parenti degli ospiti diversamente abili e molti volontari si riunirono in associazione per dare voce a chi più sfortunato non riusciva a manifestare il proprio disappunto. Nacque così l'associazione "New Day".
«Il nostro compito è molto delicato - ha dichiarato Mario Marasco vice presidente dell'associazione - perché abbiamo la responsabilità di favorire l'inserimento di soggetti, con particolari problematiche nella società e abbassare la soglia di difficoltà di accettazione spesso presente tra la popolazione». Maria Gigliotti, presidente dell'associazione, spiega come si è riusciti ad ottenere l'approvazione di due progetti di tirocinio formativo Por Calabria 2000/2006 da parte della Regione Calabria: i progetti "Cultura protetta" e "Esperienza di pubblicazione" hanno consentito a quattro ospiti del centro selezionati da una equipe medica di apprendere attività manuali di un certo rilievo. Per il progetto "Esperienze di pubblicazione" che prevede la presenza di un apprendista, la New Day ha ricevuto l'assenso della Grafica Reventino di Decollatura mentre tre tirocinanti sono stati inseriti presso l' "Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente" di Soveria Mannelli e il vivaio Magna Grecia di Decollatura per la realizzazione del progetto "Colture protette". I tirocinanti - conclude Gigliotti - sono costantemente seguiti da professionisti e dalla loro tutor Carmen Chiodo.
Fonte: Gazzetta del Sud.

giovedì 15 maggio 2008

Tenta di estorcere soldi alla madre

DECOLLATURA - Dovrà rispondere di rapina e tentata estorsione ai danni della propria madre P.M, un giovane di 30 anni, di Soveria Mannelli. I carabinieri della stazione di Soveria Mannelli, comandata dal maresciallo Danilo Sidoti, sono intervenuti per un'emergenza che sembrava avere i connotati tipici di un dramma familiare: un giovane violento che si scaglia contro la madre.
Durante la ricostruzione dei fatti però, è emerso che P.M. era andato oltre il banale litigio, rendendosi responsabile di reati ben più gravi. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine, aveva - secondo l'accusa - tentato di ottenere dalla anziana madre una somma di denaro usando contro di lei dei modi molto duri.
La donna ha resistito alle richieste tanto che il giovane alla fine ha deciso di sottrarle degli oggetti dandosi poi alla fuga. Le urla dell'anziana signora hanno però messo in allarme la macchina della Benemerita che in pochi minuti è giunta sul posto.
I militari della stazione di Soveria Mannelli, una volta accertati i fatti, coadiuvati dai colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile si sono messi sulle tracce del giovane riuscendo ad individuarlo, poco dopo, in una delle piazze principali del paese.
Sono bastati rapidi controlli ai documenti e poi sono scattate le manette per P.M. che è stato condotto in stato di arresto presso la Compagnia della città del Reventino. Completati gli atti i militari hanno accompagnato l'arrestato presso il carcere di San Francesco, a Lamezia Terme, a disposizione della Procura della Repubblica. I giudici della Piana, concordando con le investigazioni degli uomini dell'Arma, hanno convalidato l'arresto operato da militari e disposto che il giovane rimanga in carcere.
Fonte: Gazzetta del Sud

mercoledì 14 maggio 2008

Lo sport per educare alla legalità.

DECOLLATURA - «La scuola ha l'obbligo di assumersi la responsabilità di fronte ai comportamenti violenti dei giovani che sono emersi dagli ultimi avvenimenti di cronaca e deve porre dei paletti». Il messaggio dai toni molto forti proviene da Maria Gabriella Greco dirigente dell'Istituto comprensivo "Michele Pane" di Decollatura durante la manifestazione "Lo sport kick boxing come training educativo e formativo alla legalità in età evolutiva" organizzato dall'As krak- team di Decollatura con il patrocinio della Federazione sindacato polizia, Kick boxing FI Kb-Coni , amministrazione comunale e istituto comprensivo. «Dopo gli avvenimenti di Verona e i casi di bullismo che coinvolgono studenti di tutta la nazione - ha detto la dirigente - dobbiamo lavorare con impegno per cercare di modificare le aspettative dei giovani bombardati da continui messaggi di violenza in una società priva di certezze e di riferimenti. Il raggiungimento del loro benessere psicologico oltre che culturale deve essere l'obiettivo che una scuola deve perseguire». Dopo i saluti dell'assessore comunale alla pubblica istruzione Liliana Gennaccaro che si è dichiarata vicina a tutte le manifestazioni sportive del territorio, Vincenzo Russo, responsabile regionale sport da ring si è addentrato nella metodica dell'insegnamento di questa disciplina che non è solo combattimento ricavato dall'unione di Karate nipponico e pugilato ma educazione al rispetto delle regole. Uno sport che ben lontano dall'insegnamento della violenza dirotta le ansie e le frustrazioni dei giovani in palestra, dove gli atleti imparano a governare il proprio corpo liberandosi della rabbia e della loro timidezza. «La Kick boxing deve essere intesa come un gioco» ha detto Danilo Bruno che da anni insegna psicomotoricità. «E' innegabile - secondo Eugenio De Rose docente Unical della disciplina di Kick Boxing - l'effetto benefico del movimento sia sul corpo che sulla mente del ragazzo che deve essere comunque seguito da un ottimo maestro. Un bambino inserito in un gruppo si formerà con determinati principi, spetta al maestro o allenatore come si vuol definire, ascoltare i suoi problemi e farsi carico delle sue emotività solo così potrà dare dei consigli ed educare il piccolo atleta ad essere sicuro e fiducioso verso la vita». Rivalutare quindi la Kick boxing come un mezzo per vincere "la battaglia della cattiveria", sport pulito ben lontano dalle violenze che imperversano nei campi di calcio. «Questa disciplina - ha affermato Franco Biondi,ispettore capo di Polizia e segretario provinciale Federazione sindacale Polizia di Cosenza - insegna il rispetto dell'avversario e le norme della legalità, ma per rendere efficace la lotta contro ogni forma di bullismo è indispensabile realizzare un protocollo di intesa con le forze di Polizia, la scuola e i genitori. Solo attraverso un dialogo aperto si potrà combattere il fenomeno». Centinaia di piccoli studenti hanno assistito alla esibizione di "lotta" tra Nino Romeo, campione regionale e Giulia Chiodo medaglia di bronzo agli ultimi campionati mondiali di Kick Boxing entrambi di Decollatura.
Fonte:Gazzetta del Sud

Immagini della finale regionale svoltasi a Decollatura nella scorsa estate.